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Economia

Saldi invernali dal 5 gennaio al 28 febbraio sognando l’affare giusto

Anche i consumatori pugliesi e foggiani, se non vorranno incorrere in fregature e truffe, sono chiamati a prestare molta attenzione agli acquisti

Sicuramente non fanno più notizia come una volta, ma è pur sempre un piacere sapere che dal 5 gennaio al prossimo 28 febbraio, a Foggia e nel resto della Puglia ci saranno i saldi invernali. Alcuni negozi in realtà hanno anticipato i tempi e promosso sconti e offerte speciali già durante le festività natalizie. La corsa agli affari, però, partirà ufficialmente sabato.

Sono stati definiti saldi scaccia crisi, ma non sarà ugualmente semplice spingere le famiglie a cedere a tentazioni e convincimenti di vario genere. Anche quest’anno si fanno stime su stime, quasi sempre al ribasso. Come spesso accade, però, vengono fuori numeri importanti, alla vigilia inaspettati, e che rendono bene l’idea di come la parola “Saldi” faccia ancora un certo effetto sui consumatori.

Resta il fatto che bisognerà prestare molta attenzione agli acquisti, per non incorrere in fregature. Non bisogna quindi avere fretta di comprare o aver paura di non riuscire ad accaparrarsi il capo desiderato a un ottimo prezzo. E’ importante seguire le sempreverdi dieci regole di Federconsumatori.

1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare “i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta”. Il D.lgs n. 114/1998 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare “al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”.

2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. Infatti, l’art. 15 del D.lgs n. 114/1998 stabilisce che “le vendite di fine stagione riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo”. Gli articoli vecchi non stanno “rischiando” un forte deprezzamento, perché sono ormai andati fuori moda e dunque sono già deprezzati. Diffidate degli sconti superiori al 50%: spesso nascondono merce non proprio nuova.

3) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità, in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

4) Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti. Verificate che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che vi verrà presentato in negozio. La merce “vecchia” offerta in saldo deve essere separata dalla nuova.

5) Pubblicità. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato; il prezzo deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile” (Dlg n. 114/98). I messaggi pubblicitari devono essere presentati in modo non ingannevole per il consumatore.

6) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati. Controllare attentamente l’etichetta e la taglia.

7) Consigli per gli acquisti. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti, ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Meglio se avete tenuto d’occhio un capo e/o una merce annotando il vecchio prezzo.

8) Negozi. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce “vecchia” offerta in saldo deve comunque essere separata dalla “nuova”.

9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi.

10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi ad una delle associazioni dell’Intesa, all’ufficio comunale per il Commercio o alla Polizia Municipale

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