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Economia Roseto Valfortore

'101 Borghi', il turismo esperienziale che passa per cultura, gusto ed ospitalità: c'è anche Roseto Valfortore

Il progetto nasce con l'obiettivo di realizzare una rete di Comuni e comunità in grado di rendere più attrattive le aree rurali e montane dell'Appennino centro-meridionale

C’è anche Roseto Valfortore nel progetto ‘101 Borghi’, che punta ad nuovo modello di turismo che vede come elementi di traino cultura, gusto ed ospitalità. Il progetto nasce con l'obiettivo di realizzare una rete di Comuni e comunità in grado di rendere più attrattive le aree rurali e montane dell'Appennino centro-meridionale.

Un'idea sviluppata da Michele Raffa, presidente del Gruppo Imprese e Sviluppo, che ha già coinvolto diversi amministratori pronti a scommettere su un nuovo modello di fruizione turistica nelle aree rurali e montane, per fare da argine alla piaga dello spopolamento. Sabato scorso, 5 marzo, si è tenuta a San Giorgio del Sannio, la presentazione del progetto, illustrato da Michele Raffa insieme all'architetto Francesco Bove (cultura), il sommelier dell'AIS Antonio Follo (gusto), gli imprenditori irpini Antonio Buono di Taurasi e Giuseppe Rizzo di Zungoli (ospitalità). La conoscenza dei beni storico-culturali-ambientali dei luoghi, le eccellenze enogastronomiche che li caratterizzano e l'arte dell'accoglienza sono fattori decisivi nel momento in cui un viaggiatore disegna il suo itinerario.

Questa la riflessione dei relatori, condivisa dai primi amministratori che hanno deciso di accettare la scommessa: i sindaci Angelo Ciampi (San Giorgio del Sannio), Lucio Ferella (Baselice), Lucilla Parisi (Roseto Valfortore) e Carmine Pignata (Oliveto Citra), convinti della necessità di superare steccati locali e attivare sinergie tra le comunità per condividere mete da scoprire e ricchezze della tavola.  “Il punto non è solo attrarre un visitatore”, ha spiegato Michele Raffa, “ma farlo restare e, poi, ritornare, sia fisicamente sia virtualmente”.

“La nostra idea è quella di dare forma a un turismo esperienziale con percorsi che si possono auto generare attraverso i borghi dell'Appennino, da affrontare a piedi, in bici, in auto, in moto o con i mezzi pubblici. Il turista potrà contare su un albergo diffuso che non si sviluppa in un solo Comune, bensì nei vari borghi messi in rete. Allo stesso modo i ristoratori potranno condividere i prodotti di diverse aree nelle vetrine fisiche dei loro ristoranti e in quelle virtuali della piattaforma on line che svilupperemo. E nella scelta dei luoghi da scoprire possiamo presentare e suggerire al viaggiatore le maggiori evidenze storiche, culturali e paesaggistiche che può vedere e godere nei borghi e lungo la strada”. “Un valore aggiunto alla rete dei 101 Borghi, fondamentale in tempi di transizione ecologica e di turismo consapevole”, ha continuato Michele Raffa, “è costituito dalla volontà di creare in ogni borgo una comunità energetica, capace di assicurare autosufficienza energetica e sostenibilità”.

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