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Il Gino Lisa non è ancora pronto, problemi con l'antincendio e da Bari tutto tace: "Domani non succede niente"

Manca ancora la certificazione. Dalla politica nessuna spiegazione. Il Comitato di Sergio Venturino batte i pugni. E, intanto, salta l'atterraggio di aerei privati con turisti diretti sul Gargano

Tutto tace in viale degli Aviatori e in quel di Bari. Ormai è assodato lo slittamento dell'operatività dell'aeroporto Gino Lisa previsto per il 15 luglio. "C'è un silenzio assordante dei politici, noi sappiamo che c'è un problema tecnico sull'antincendio ma nessuno dice nulla". È il solito Sergio Venturino, presidente del Comitato Vola Gino Lisa, ad alzare la voce e a battere i pugni.

Stavolta è scatenato, pronto ad adire alle vie legali. "Sono soldi pubblici", sbraita. Manca ancora la certificazione del comando provinciale dei vigili del fuoco. "Non succede niente domani".

Non doveva decollare il primo aereo ma, quantomeno, l'aeroporto doveva essere formalmente pronto, e invece no. Peraltro, ci sarebbero numerose richieste di aerei privati - turisti diretti sul Gargano - a cui sarebbe stata negata l'autorizzazione all'atterraggio con una motivazione chiara e precisa: l'aeroporto è chiuso.

La richiesta di un incontro con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano formulata dal Comitato Vola Gino Lisa è rimasta tuttora inevasa. E neanche informalmente il governatore ha risposto agli interrogativi posti sull'apertura della Sala Operativa Unificata Permanente (Soup) della Protezione Civile a Modugno (BA). Realizzare un hub strategico della Protezione Civile o la sede della Protezione Civile Regionale è l'escamotage che ha consentito l'allungamento della pista aggirando la normativa sugli aiuti di stato. Eppure a Modugno si inaugura una sala operativa regionale e a Foggia non si vede un Canadair che di certo avrebbe fatto comodo nelle ultime ore di fuoco sul Gargano.

Manca un altro tassello: "A Foggia - aggiunge Venturino - serve il distaccamento della caserma dei vigili del fuoco in aeroporto, come a Grottaglie". 

Il Comitato Vola Gino Lisa considera inaccettabile non tanto il ritardo, che ci può pure stare dopo anni di attese, quanto "l’atteggiamento politico di non dare spiegazioni sullo slittamento ormai in corso della data". Quella data era stata confermata da Aeroporti di Puglia, e Sergio Venturino questa volta non le addossa neanche responsabilità: è colpa della politica locale, regionale e nazionale. Non salva nessuno.

Per la verità anche Adp, in questi giorni alle prese con l'approvazione del bilancio, all'approssimarsi della fatidica data, interpellata, ha ampiamente temporeggiato e ancora non si pronuncia. Neanche il Gino Lisa fosse un tabù. 

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