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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Corso del Mezzogiorno

Amica e Comune “salvi”, si lavora per i 104 dipendenti di DauniAmbiente

Manca l'ufficialità ma la Corte d'Appello di Bari avrebbe sciolto la riserva e dato sentenza favorevole. Mongelli: "Strada meno in salita". Vertice in Prefettura con Nicastro, ma è ancora emergenza

La notizia non ha ancora il crisma dell’ufficialità, che arriverà solo lunedì con la notifica della sentenza. Ma le fonti ufficiose sono più che accreditate: Amica potrà procedere con l’amministrazione straordinaria, quel salvagente previsto dalla “Prodi-bis“ per le grandi imprese (oltre 200 dipendenti) per salvarle da fallimento certo a carico del Ministero dello Sviluppo economico.

La Corte d’Appello di Bari ha sciolto in mattinata la riserva e, stando a quanto trapela, avrebbe ribaltato il giudizio sfavorevole dato in primo grado dal Tribunale di Foggia, accogliendo così il ricorso - e le ragioni - del Comune, socio unico di Amica che sull’amministrazione straordinaria dell’azienda comunale si gioca più o meno tutto. Sentenza sfavorevole, infatti, imporrebbe a Palazzo di Città di accollarsene la debitoria (circa 50milioni di euro), con risultati nefasti per le già disastrate casse comunali, il che equivale a dissesto finanziario certo.

Non a caso su Amica è puntato lo sguardo attento della Corte dei Conti, che monitora costantemente i bilanci dell’ente. Insomma, un colpo grosso per il Comune, atteso con trepidazione dalla coalizione di centrosinistra che lo governa. Ma il sindaco, Gianni Mongelli, non si sbilancia, preferisce attendere lunedì. “Sarebbe un risultato estremamente positivo - dichiara a Foggiatoday - che confermerebbe la linea strategica sostenuta e approvata dal consiglio comunale. Certo, la strada sarebbe ancora in salita. Ma un pò meno in salita, meno ripida”.

Toccherebbe al commissario ministeriale (o ai commissari), infatti, scandagliare i bilanci dell’azienda di Corso del Mezzogiorno e metterne a punto un duro e concreto percorso di revisione organizzativa (la gestione commissariale è avversata anche per questo dai sindacati aziendali) e di risanamento economico. Salvandone, tuttavia, patrimonio e dipendenti (il provvedimento legislativo è “conservativo“) e sospendendo ingiunzioni e pignoramenti. Stando alle indiscrezioni che trapelano in queste ore, ad influenzare positivamente il giudizio di secondo grado dei giudici baresi, sarebbe stato il parere favorevole su Amica espresso agli inizi di agosto dallo stesso Ministero dello Sviluppo economico. Che, tuttavia, lo ricordiamo, è necessario ma non vincolante. Lo stesso Ministero si è costituito in giudizio nel ricorso accanto al Comune di Foggia.

DAUNIAMBIENTE - Contro, invece, la fallita Daunia Ambiente, che nei confronti di Amica vanta un credito di circa un milione di euro e che, a questo punto, si vedrà sospendere tutte le ingiunzioni avviate per recuperare quel denaro. Il sindaco ha cercato in mattinata di rassicurare anche i 104 lavoratori dell‘azienda: il futuro per loro resta incerto ed è in scadenza l’esercizio provvisorio. Ma Mongelli ha fatto sapere di essere al lavoro per scongiurare quel licenziamento di massa preannunciato dal curatore fallimentare. E’ importante completare e portare a regime il ciclo integrato dei rifiuti in città.

NICASTRO IN PREFETTURA - Il tema è stato al centro di un vertice in Prefettura con l’assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro convocato dal Prefetto Antonio Nunziante. Si è discusso dell’impianto di biostabilizzazione di Passo Breccioso (ormai stracolmo ed in affanno) e dell’annessa discarica di soccorso, che necessita di ulteriori interventi. Seguirà un secondo tavolo, a stretto giro di posta, probabilmente già la prossima settimana, a Bari.

ANCORA EMERGENZA - Anche perché nel frattempo la città è di nuovo emergenza, disseminata di discariche cittadine a cielo aperto. In via Leone XIII, rione Martucci, nei pressi del Villaggio degli Artigiani, monta la protesta delle famiglie: i sacchetti sono arrivati fin sotto il portone d’ingresso della scuola media e dell’asilo nido che si trovano nella zona. “Una cosa indecorosa, che va avanti da dieci giorni - denunciano- e sono stati anche avvistati i primi topi”. Minacciano un esposto alla Procura e una denuncia per Amica e Palazzo di Città.

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