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"Servizi bloccati". Il terzo settore non riesce ad avere un dialogo con i commissari: "Foggia non si trasformi in una bomba sociale"

Oggi a Palazzo Dogana presentate le nove Consulte tematiche della più rappresentativa organizzazione che raggruppa associazioni e cooperative della Puglia. Difficile, finora, l'interlocuzione con il Comune

"Chiediamo urgentemente l'apertura di un tavolo, e non è possibile in alcun modo bloccare i servizi". Ci girano un po' intorno, con la riverenza istituzionale del caso, ma poi arrivano dritto al dunque nella Sala Giunta di Palazzo Dogana: non c'è dialogo, finora, tra la struttura commissariale a Palazzo di Città e l'associazionismo.  

Il Forum regionale del Terzo Settore avrebbe potuto scegliere comodamente Bari per presentare le nove Consulte tematiche appena varate ma ha scelto Foggia, la seconda città capoluogo di provincia in Italia dove il Comune è stato sciolto per mafia. Sono loro le 'antenne sociali'. "Non siamo venuti qui a lanciare un segnale di accusa - avverte, in premessa, il portavoce del Forum Davide Giove - La città di Foggia deve mostrare uno scatto d'orgoglio e ciascuno deve fare la propria parte, a partire dalle sue competenze, nessuno deve sentirsi escluso. È difficile e sbagliato - aggiunge - pensare di addebitare delle responsabilità precise a questo o a quello, alla Pubblica Amministrazione piuttosto che al privato sociale, alla politica piuttosto che la cittadinanza, abbiamo bisogno di scrivere una pagina nuova".

Il sistema Foggia "evidentemente ha mostrato dei limiti da un punto di vista organizzativo, in particolare rispetto al sociale. Noi siamo qui a testimoniare oggi, come Forum del Terzo Settore della Puglia, che abbiamo tutto l'interesse a livello regionale a puntare non un occhio ma un occhio di bue sulla realtà foggiana, perché riteniamo che Foggia non debba trasformarsi in una bomba sociale a cielo aperto, ma deve essere una leva di sviluppo per l'intera regione".

Per la cronaca, per impegni istituzionali non ha partecipato il commissario straordinario Marilisa Magno. Ancora più chiaro Carlo Rubino, l'unico foggiano che coordina una delle nove consulte tematiche, quella del Welfare: avvertono la necessità di dire 'Signori, scendete dai palazzi' e "se l'istituzione non conosce il territorio sarà solo e soltanto burocrazia pura"

Le consulte servono ad allargare la platea di chi partecipa alla co-programmazione e alla co-progettazione, con maggiore consapevolezza e un lavoro di ascolto continuo del territorio. Il soggetto più rappresentativo del mondo del Terzo Settore pugliese, che conta all'attivo 32 reti associative e cooperative aderenti, pari a quasi 3mila associazioni e cooperative sociali, è interessato soprattutto ai processi partecipativi

"Lanciamo questa iniziativa da Foggia - ha aggiunto Davide Giove - perché riteniamo che Foggia viva un momento di particolare difficoltà, che non è soltanto amministrativa e politica, ma si traduce anche in una difficoltà di carattere sociale. Per questo riteniamo che sia urgente aprire un'interlocuzione forte con la città di Foggia, con il commissario, perché abbiamo delle idee riguardo alle problematiche che derivano chiaramente dalla gestione dei servizi e abbiamo anche delle idee rispetto alla strutturazione degli uffici pubblici".

L'interesse generale è la mission dell'organizzazione: "Non siamo una controparte, remiamo nella stessa direzione". Ecco perché non dovrebbe essere così complicato il dialogo con la struttura commissariale del Comune, una interlocuzione che Giove preferisce definire "inedita" più che difficile.

"Non tutto è marcio a Foggia", è il messaggio di Carlo Rubino che guarda al cuore pulsante del volontariato, prezioso anche durante la pandemia. "In questo momento c'è mancanza di dialogo" con i commissari, rimarca lui. La prima richiesta risale al 13 luglio.

L'assessore al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, in vista del bando Puglia Capitale Sociale 3.0 che finanzierà progetti fino a 40mila euro, ha lanciato da qui una sfida alla provincia di Foggia affinché presenti proposte di "alto profilo".

Sta lavorando al Testo unico del Terzo settore, sul modello della Toscana e vuole armonizzare meglio i rapporti tra l'associazionismo e il Dipartimento al Welfare.

Lei ha avuto diverse interlocuzioni con i commissari del Comune di Foggia: "Mi sono sembrati assolutamente disponibili al dialogo, chiaramente, forse, vogliono prima conoscere le carte".

(Nel video le interviste a Davide Giove, portavoce del Forum del Terzo Settore Puglia; Carlo Rubino, coordinatore della Consulta tematica del Welfare; Rosa Barone, assessore al Welfare della Regione Puglia)

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