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Tagli al Bosco dell’Incoronata, emergono dubbi: “Intervento potenzialmente dannoso?”

Dal Comitato cittadino per la salvaguardia degli alberi, una formale richiesta di controllo urgente delle attività effettuate nel Parco Regionale dell’Incoronata. Perplessità su utilità e rischi incolumità pubblica

Sugli interventi e sulle attività di taglio boschivo effettuate nel Parco regionale “Bosco dell’Incoronata” c’è chi vuole vederci chiaro. Si tratta di Antonio Dembech, front man del Comitato cittadino per la salvaguardia degli alberi e del verde pubblico di Foggia che ha inviato una lettera, contente una serie di interrogativi in merito agli interventi previsti nell’area boschiva nell’ambito del progetto in questione “Life+ Bosco Incoronata”, il cui budget totale è 1.170.771,00 € di cui 585,385.00 € di cofinanziamento da parte del Comune di Foggia.

Tra i numerosi interventi previsti dal progetto vi è la rinaturalizzazione di una parte dello storico “Boschetto dell'Incoronata”, da definirsi monumentale, costituente da decenni e parte integrante del genius loci, insistente su zona antropizzata e fortemente caratterizzata dalla presenza di turisti ed utenti. Per questa zona - costituita da Pini, Cipressi ed Eucalyptus - è attualmente in atto il taglio dei primi due tipi, pur se di grandi dimensioni e di oltre 65 anni d’età, e la rimozione di un anello di corteccia, foglio e cambio, dei secondi, per provocarne la morte, successivamente la naturale caduta al suolo e la decomposizione da parte di insetti, funghi e batteri. 


“Seppur solo astrattamente apprezzabile - i legge nella lettera - si concretizza in un intervento brutalmente depauperante, e pertanto si sottopongono all’attenzione degli enti in indirizzo le seguenti perplessità: si ritiene inopportuno il taglio previsto dal progetto, nella misura in cui è così fortemente e velocemente (iniziato lo scorso 2 marzo e da cessarsi il prossimo 14 marzo) distruttivo di un'opera verde storica così rigogliosa e che ha assunto l'attuale aspetto dopo svariati decenni. Inoltre, il progetto è prossimo alla sua fine (31 marzo 2015 salvo proroghe) e, pertanto, non vi è garanzia che dopo il taglio le aree interessate siano adeguatamente curate per tutti gli anni necessari affinché avvenga il completo attecchimento delle specie autoctone”.

I dubbi sull’impossibilità di portare a compimento le finalità del progetto potrebbero essere fugati solo nel caso il cui il Comune e la Regione avessero deliberato, per almeno il prossimo decennio, un apposito stanziamento finalizzato proprio alla conduzione della gestione ordinaria del progetto - post Life – “cosa che purtroppo – puntualizza - non è avvenuta per tutti i progetti Life che hanno interessato la provincia di Foggia. Si rammenta che la medesima compagine proponente l’attuale progetto, fu beneficiaria di un progetto riguardante il Parco dell’Incoronata (CyberPark 2000 POR PUGLIA 2000 – 2006) del quale non rimane memoria di alcun risultato”.

L’area interessata dai tagli è un’area prossima alla strada d’accesso al bosco ed in particolare è quella in cui sono presenti tavolini, panchine, attrazioni in legno per i bambini e dunque ove si concentra maggiormente la presenza dei cosiddetti “vacanzieri della domenica” che tradizionalmente affollano il bosco la domenica, la pasquetta, il ferragosto, per pic-nic o per giocare a pallone. “Ci si domanda se sia opportuno effettuare questi tagli, con conseguente apertura di ampie radure, nelle zone sottoposte a maggior stress antropico con il rischio che i visitatori, alla ricerca di ombra e refrigerio, si sentano invogliati a penetrare maggiormente il bosco verso aree di maggiore rilevanza naturalistica e che proprio la loro presenza impedisca la naturale ricolonizzazione da parte di specie autoctone, che il progetto auspica”.


Inoltre, “la rimozione di parte delle cortecce degli Eucalyptus, operata per provocare la lenta morte dell’albero e la successiva caduta al suolo, può costituire notevole pericolo per i frequentatori del bosco, proprio perché interessa le aree normalmente destinate a pic-nic e giochi. Per rischio si intende la possibilità che i tronchi o rami possano abbattersi su persone, animali e cose.
Ove possibile andrebbe inoltre verificato chi ha tratto vantaggio economico dall'asportazione del materiale legnoso del bosco, caricato su decine di autoarticolati, come documentato da numerose foto. Alla luce di questi elementi di criticità, viene chiesto agli enti preposti di verificare lo stato autorizzativo dei tagli, il numero di quelli eseguiti o da eseguirsi in relazione a quelli autorizzati, gli impegni economici assunti dai vari partner a garanzia del successo del progetto e la sussistenza di rischi per incolumità pubblica. “In ogni caso l'invito è alla sospensione delle opere con riesame del progetto”.

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