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Economia

La dorsale adriatica Ancona-Foggia nella rete Extended Core

I commenti del ministro Giovannini, di Michele Emiliano e dell'europarlamentare Casanova della Lega

Una “grande soddisfazione”. Così Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha commentato l’inserimento della dorsale ferroviaria adriatica tra Ancona e Foggia nella proposta legislativa per la rete Ten-T. Per la dorsale Adriatica è previsto l'inserimento nella rete cosiddetta 'Extended Core', un nuovo livello intermedio che consente di accedere ai finanziamenti europei per le reti di trasporto.

“Accogliamo con favore l'inclusione della tratta adriatica da Ancona a Foggia nella rete Extended Core e l'inserimento nel nuovo corridoio baltico. Si tratta di un importante passo in avanti per l'intera dorsale e per tutto il Sud. Positivo anche l'inserimento del terminale di Ortona come nodo nella rete globale e, in questa, della tratta ferroviaria Taranto-Brindisi. Ora è importante garantire i finanziamenti adeguati per la realizzazione dei progetti e assicurare la complementarietà rispetto alle previsioni del Piano di Ripresa e Resilienza. Sottolineo che diverse nostre istanze sollevate in precedenza sono state recepite, ma effettueremo ulteriori proposte nell'iter parlamentare per ulteriori upgrade di rete. Guardiamo con attenzione anche agli sviluppi della tratta balcanica con cui si possono sviluppare importanti sinergie, in particolare con i terminali portuali, prestando però attenzione a che l'Italia non venga bypassata dai flussi di trasporto”. dichiara invece l’europarlamentare Lega, Massimo Casanova, componente della Commissione Trasporti in Ue.

"Siamo riusciti a ridurre una frattura tra Bologna e Bari nella rete europea dei trasporti. Adesso però, avendo riconquistato questa riconnessione, dobbiamo costruire l’autostrada Bari-Lecce e l’alta capacità ferroviaria Bari-Lecce, due progetti fondamentali e strategici su cui abbiamo ottenuto l’alleanza di tutte le regioni adriatiche”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa su “Dorsale Adriatica nelle reti TEN-T e l’inclusione della tratta "Ancona-Bari" nella rete "Extended Core".

All’incontro hanno partecipato Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e i presidenti delle Regioni Abruzzo, Marco Marsilio, Marche, Francesco Acquaroli e Molise, Donato Toma. “Una lega Adriatica, chiamiamola così – ha aggiunto Emiliano – in cui ci sono presidenti di diversa origine politica che hanno agito con uno spirito fedele ai loro compiti e hanno ottenuto un risultato straordinario; anche il Ministro lo ha riconosciuto. Opereremo per raccordare i nostri porti, per cercare di migliorare tutte le catene intermodali e soprattutto cercheremo di migliorare i collegamenti con i Balcani e con l’est europeo”. “Ognuno di noi adesso conosce bene le esigenze anche delle altre Regioni ed è per questo che ho parlato del concetto di lega. - ha concluso Emiliano - È un esempio di capacità di insieme e di autogoverno, ma anche di visione nazionale della rete trasportistica nel suo complesso. Ed è forse questo che ci ha permesso di ottenere un successo, cioè la capacità di dimostrare all’Unione Europea, che le Regioni funzionano, hanno capacità strategica, si connettono facilmente tra di loro dentro la Conferenza delle Regioni, ma anche per aree omogenee, come è accaduto per la macro area Jonico-Adriatica”.

Per l’assessore ai Trasporti Anita Maurodinoia, che ha partecipato all’incontro:  “l’intervento del governo e quindi del ministro Giovannini, con l’impiego di cinque miliardi di euro, è sicuramente l'elemento che ha convinto la Commissione Europea a riconoscere la dorsale Adriatica come rete Ten-T. Abbiamo molto lavoro da fare ancora, come inserire nella dorsale anche Brindisi e Lecce. Credo che entro il 2030 riusciremo anche a programmare investimenti, così come già annunciato dal presidente Emiliano, relativamente all'alta capacità e alta velocità fino a Lecce”.

La proposta congiunta prevedeva pertanto di inserire nella Core Network (rete centrale) la tratta ferroviaria Ancona-Pescara-Bari (con prosecuzione fino a Lecce), attualmente inclusa nella Comprehensive Network (rete globale), unitamente alla realizzazione di un articolato sistema di trasversali ferro-stradali e marittime a diverse latitudini.

Questi gli obiettivi strategici contenuti nel protocollo: completare entro il 2030 un’infrastruttura ferroviaria dotata dei massimi standard di Sagoma, Modulo, Peso assiale e IS e in grado di garantire la circolazione di treni di modulo continentale senza limitazioni di carico per il collegamento tra i porti di Gioia Tauro, Taranto, Bari, Brindisi, Termoli, Ortona e Ancona, le regioni dell’Italia settentrionale e il resto d’Europa; completare le connessioni stradali e/o ferroviarie ai porti succitati (ultimo miglio) per migliorare la competitività delle diverse forme di intermodalità rispetto al trasporto tutto-strada; rimuovere i colli di bottiglia che caratterizzano la dorsale N-S della viabilità primaria costituita dalla A14 che, in numerosi tratti a sud di Ancona, per oggettivi limiti orografici e impossibilità di adeguamento della viabilità ordinaria (SS.16), assomma in sé le funzioni di itinerario di lunga percorrenza con quelle di tangenziale al sistema insediativo lineare della costa adriatica; completare un sistema equilibrato di trasversali ferroviarie e stradali di interconnessione tra il versante Adriatico e quello Tirrenico dell’Italia peninsulare, con l’obiettivo di incentivare la “comodalità” nel trasporto merci tra l’Europa Balcanica, l’Italia peninsulare e la Penisola Iberica contribuendo ad alleggerire il traffico merci in transito sulle tratte italiane del Corridoio Mediterraneo e le relative esternalità in termini di congestione del traffico e pressione ambientale nell’area padana; favorire l’integrazione tra le Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, del Mar Jonio, del Mare Adriatico meridionale, del Mare Adriatico Centrale, del Mare Adriatico Centro-Settentrionale, del Mare Adriatico Settentrionale e del Mare Adriatico orientale che, di fatto, realizza un’estensione del Corridoio Baltico - Adriatico da Ravenna a Brindisi.

Aggiornato il 16 dicembre alle 15.55 con le dichiarazioni di Emiliano

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