Il Comune molla i lavori di restauro del Museo Civico: restituiti 1,8 milioni
Sfuma il mutuo stipulato con l’Istituto per il Credito Sportivo per i lavori di restauro, rinviati al prossimo bando
Manca l?autorizzazione della Soprintendenza, i tempi si prospettano lunghi e il Comune di Foggia ci rinuncia e restituisce all?Istituto per il Credito Sportivo 1.850.000 euro di mutuo per il restauro del Museo Civico.
Era andato tutto secondo i piani, prima di impelagarsi nella burocrazia: il 25 novembre scorso, la commissione straordinaria aveva approvato il progetto definitivo da candidare al bando ?Cultura Missione Comune? per l?ammissione ai contributi destinati al totale abbattimento degli interessi sui mutui a tasso fisso per interventi sul patrimonio culturale; un mese dopo, l?Ics ha concesso il mutuo a 25 anni, stipulato entro l?anno come previsto dall?avviso pubblico. Da contratto, però, in caso di mancata acquisizione dell?autorizzazione all?esecuzione dei lavori da parte della Soprintendenza entro il 30 aprile, l?ente avrebbe dovuto restituire le somme erogate, senza pagare interessi né penale ma versando una commissione per l?estinzione anticipata di 3.500 euro.
Il Comune di Foggia si era attivato per tempo, nella stessa data dell?approvazione del progetto, e dunque il 25 novembre, per chiedere alla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia l?autorizzazione per l?esecuzione di opere e lavori sull?immobile soggetto a vincolo, e il 3 marzo ha trasmesso ulteriori elaborati grafici relativi alla previsione di una scala antincendio, come da prescrizione dei Vigili del Fuoco di Foggia, per acquisire il parere di competenza. Il 21 febbraio, la Soprintendenza ha espresso parere preliminare favorevole ai lavori. Ma non bastava. Avrebbe rilasciato l?autorizzazione una volta esaminato il progetto esecutivo. Ci sarebbero voluti mesi, anche perché non si potevano escludere ulteriori modifiche che avrebbero portato via altro tempo. Il 25 marzo da Palazzo di Città hanno comunicato che l?autorizzazione della Soprintendenza non era stata ancora acquisita e di ?ritenere improbabile il suo conseguimento entro il termine del 30 aprile?. D?accordo con l?Istituto per il Credito Sportivo, il Comune ha deciso di restituire le somme e presentare la domanda una volta pronto. Andrà avanti con il progetto esecutivo e l'ulteriore richiesta di parere della Soprintendenza. Alla fine, ci ha rimesso solo i 3.500 euro della commissione per estinzione anticipata.
?Ci riproveremo nel 2022?, fa sapere il dirigente dei Servizi Finanziari e del Servizio Cultura, Carlo Dicesare, responsabile unico del procedimento. Sua l?intuizione di attingere a quella fonte di finanziamento per il recupero e la riqualificazione del museo, esigenza già emersa quand?era ancora in carica l?assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani che aveva spinto per gli interventi di manutenzione straordinaria, inseriti un anno fa nel programma triennale per le opere pubbliche con un livello di priorità alto, mentre le infiltrazioni provenienti dai lucernari minacciavano lo stabile, tanto da chiudere due sale al secondo piano. Nel frattempo, gli 860mila euro inizialmente previsti, sono stati dirottati sulla pubblica illuminazione al Quartiere Ferrovia.
Il progetto, redatto da un Raggruppamento temporaneo di professionisti composto dall?architetto Antonio Di Gennaro, dagli ingegneri Giovanni Menditti e Maria Elena Genzano, e dall?architetto Fabio Di Gennaro, prevede il miglioramento e l?adeguamento degli impianti di condizionamento ed elettrico, oltre alla realizzazione di un impianto di spegnimento incendi che allo stato attuale non esiste. Saranno sostituiti gli infissi e i lucernari con altri dotati di oscuranti per proteggere le opere custodite nel museo dai raggi solari. Si interverrà anche sulla facciata e sull'illuminazione dell'immobile e dei 'tre archi'.
Se ne parla al prossimo bando e, quindi, con tutta probabilità, i lavori saranno rinviati al 2023. Onde evitare disguidi di questo tipo, in virtù di un accordo con la Soprintendenza, è prevista una corsia preferenziale per i progetti finanziati dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.