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Sconcerto Psr, il 73% delle domande degli agricoltori non è ammissibile: fondi a rischio, "l'assessore Di Gioia spieghi"

Presentato ieri l'esito dell'istruttoria preliminare sulle domande al Psr Puglia 2014 - 2020. Su 652 saranno 477 quelle che verranno rigettate. Ora la palla passa al Tar. De Leonardis: "Incredibile, mai accaduto prima"

“Su 652 aziende sono 477 quelle che presentano dati non corretti e che come tali saranno, ad istruttoria ultimata, oggetto di preavviso di rigetto. In sostanza più del 73% delle domande ammesse a istruttoria, salvo motivate controdeduzioni, saranno, quindi, escluse”. E’ il dato allarmante rivelato ieri dall’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, all’esito dell’istruttoria preliminare della Misura 4.1A del PSR Puglia 2014-2020, dedicata al ‘Sostegno per investimenti materiali e immateriali finalizzati a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole singole e associate’.

Ovviamente,“si tratta di un dato fuori dalle previsioni più pessimistiche – ha continuato Di Gioia- che, purtroppo, attesta che in molti hanno o sbagliato i valori della domanda di finanziamento o artificiosamente utilizzato il bando per raccontare di performance aziendali fuori da quelli che sono i range economici di sostenibilità e compatibilità. Questo tradisce la fiducia della PA e compromette il rapporto di lealtà che la Regione ha con gli utenti”.

Di Gioia ha quindi preannunciato la consegna di questo lavoro “ai giudici del TAR tramite la nostra costituzione nelle cause che si discuteranno, sia in sede cautelare sia, ci auguriamo quanto prima, nel merito”. “La Regione - ha garantito comunque l’assessore -, qualunque decisione voglia assumere il Tribunale Amministrativo, sarà in grado di assolvere al giudicato, sia che consenta di andare avanti con la graduatoria sia che chieda di riformulare la procedura. Resta chiaro – ha concluso- che coloro che hanno sbagliato verranno esclusi e coloro che hanno mentito sulle performance e imbrogliato verranno denunciati”.

Dati che allarmano organizzazioni datoriali e politica. ““Il 73 per cento delle domande per accedere ai finanziamenti del PSR ritenute non ammissibili rappresenta una percentuale talmente elevata da suscitare preoccupazioni e perplessità. E che, indipendentemente dal pronunciamento del Tar prossimo venturo, richiede una spiegazione da parte dell’assessore all’Agricoltura e della struttura tecnica, perché nelle precedenti programmazioni comunitarie non si era mai arrivati a  questo punto”. Commenta così Giannicola De Leonardis il dato. “Il comparto non può permettersi di perdere un solo euro di finanziamento, né uno strumento fondamentale come il Piano di Sviluppo Rurale può diventare un’occasione sprecata per gli agricoltori e imprenditori pugliesi”. Per il consigliere regionale questi numeri allargano il raggio delle responsabilità anche alla politica e all’Assessorato in questione. “Occorre una riflessione profonda su quanto è accaduto e sta accadendo – affonda -, e sui ruoli di tutti gli attori interessati in questa sconcertante vicenda”.

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