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Giovedì, 30 Novembre 2023
Economia

Puglia regione virtuosa nell'utilizzo dei fondi comunitari. "Più forti nella negoziazione sulla futura programmazione"

Nell’intero anno 2020, la spesa totale registra un incremento rispetto a dicembre 2019 pari a 1.300.4487.870 euro. Emiliano e Piemontese, soddisfatti per l'obiettivo raggiunto e superato, parlano di ormai "proverbiale capacità di spesa"

“Il 2020 si chiude con una bella notizia: la Regione Puglia conferma la tradizionale capacità di spesa per i fondi Ue, nonostante quest’anno ci siano state le gravi difficoltà derivanti dalla pandemia da Covid 19. La Regione Puglia si conferma, ancora una volta, Regione virtuosa ed efficiente nella capacità di utilizzare tutte le risorse a disposizione”. Esultano il governatore Michele Emiliano e l’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese annunciando che nel 2020 la Puglia ha raggiunto e superato il target di spesa previsto dalla Commissione europea.

Il Programma Operativo Por Puglia Fesr – Fse 2014/2020 a dicembre ha certificato una spesa pari a 3.232.096.179 euro (totale quota pubblica), di cui 2.499.954.546 euro a valere sul Fesr e 732.141.633 euro sul Fse (su una dotazione complessiva del Programma di 4.450.599.375 euro).

Rispetto ad agosto 2020, è stata certificata una spesa aggiuntiva pari a 1.096.404.428 euro (di cui 806.545.911 euro a valere sul Fesr e 289.858.517 euro sul Fse).

Nell’intero anno 2020 la spesa totale registra un incremento rispetto a dicembre 2019 pari a 1.300.4487.870 euro  

“Questa è una ulteriore dimostrazione – hanno continuato Emiliano e Piemontese - di come la macchina amministrativa e burocratica pugliese abbia funzionato alla perfezione in sintonia con la politica e le esigenze dei territori. Spendere, infatti, puntualmente e bene i fondi di sviluppo e di investimento europei significa far funzionare la macchina amministrativa e, dunque, dimostrare di avere capacità istituzionale, tema di grande rilevanza per la responsabilità che si deve avere nei confronti della cittadinanza. Ma significa soprattutto essere riusciti a stare concretamente vicini a chi fa progetti, chi crea o sviluppa imprese, chi realizza programmi sociali, chi valorizza beni culturali, chi fa ricerca e innovazione, chi dà forza alle idee dei giovani, ai Comuni che rifanno strade, a chi progetta e costruisce reti idriche o depuratori, a chi mette in efficienza energetica gli edifici. Raggiungere i target di spesa Ue serve a tutto questo e a tanto altro. Il raggiungimento del target di spesa – hanno concluso il Presidente e l’Assessore - è uno straordinario viatico nel processo di negoziazione dei fondi a valere sulla prossima programmazione comunitaria. La Puglia rivendicherà con forza uno spazio finanziario adeguato alla luce della sua proverbiale capacità di spesa".

Il sistema regionale ha risposto alla crisi con una serie di misure integrate a livello economico e sociale, tra cui alcune rivolte al sistema imprenditoriale, programmando e approvando una serie di interventi urgenti per il contrasto alle conseguenze socioeconomiche della diffusione della pandemia.

Per quanto concerne il Fesr, le misure che maggiormente hanno contribuito alla certificazione hanno riguardato la spesa legata alle misure destinate al sistema imprenditoriale di piccole e medie imprese realizzate con incentivi agli investimenti produttivi, alle attività di ricerca e innovazione, ai servizi innovativi, al sostegno all'accesso al mercato dei capitali, nonché alle misure anticovid.

Ulteriori ambiti strategici del Fesr riguardano gli interventi correlati alla tutela e valorizzazione dell'ambiente, alla qualificazione delle infrastrutture regionali, con specifico riferimento ai trasporti e mobilità, al potenziamento delle infrastrutture e degli istituti scolastici. Di rilievo anche gli interventi di potenziamento dei servizi e delle infrastrutture tecnologiche dei sistemi territoriali sociosanitari e sanitari, nonché gli interventi di riqualificazione delle infrastrutture sociali e socioeducative pubbliche e private.

Con riferimento al Fse, tra gli interventi più significativi risultano i progetti di sostegno all'inserimento nel mercato del lavoro, nonché la formazione rivolta all'acquisizione di nuove competenze professionali. Nel campo dell'inclusione sociale sono stati realizzati interventi legati alla promozione del Reddito di Dignità ed al rafforzamento dei servizi di conciliazione. A questi si aggiungono gli interventi rivolti al rafforzamento delle competenze di base, al contrasto alla dispersione scolastica ed ai percorsi di istruzione e formazione professionale e post laurea.

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