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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Si realizzi la diga 'Piano dei Limiti': consentirebbe il recupero di 42 milioni di metri cubi d’acqua

Sottoscritto un documento in cui associazioni di categoria, Consorzio di Bonifica e Provincia, chiedono alla Regione la realizzazione della diga, ritenuta strategica per il sistema infrastrutturale del territorio

E’ stato sottoscritto ieri mattina il documento in cui si chiede alla Regione Puglia l’inserimento della diga di 'Piano dei Limiti' tra le opere del 'Patto per la Puglia' in vista del Master Plan per il Sud. Il documento è stato sollecitato dalla CCIAA di Foggia, e sottoscritto dalle associazioni di categoria del mondo agricolo Coldiretti e Agrinsieme (Confagricoltura, Cia, Copagri e Alleanza delle Cooperative agroalimentari), dal Consorzio di Bonifica della Capitanata, e dalla Provincia di Foggia.

Si legge nel comunicato stampa: "La Provincia di Foggia, lo Camera di Commercio di Foggia, il Consorzio di Bonifico di Capitanata, le associazioni provinciali di cotegoria Coldiretti e Agrinsieme ritengono strategico per il sistema infrastrutturale del territorio il recupero del progetto e la realizzazione della diga di 'Piano dei Limiti' e per tale ragione ne chiedono alla Regione l’inserimento tra le priorità del 'Patto per la Puglia' da presentare al Governo nell’ambito del programma di investimenti in via di definizione con il Mater Plan per il Sud. Gli scriventi evidenziano che non sono venute meno, anzi per molti versi si sono rafforzate, le ragioni economiche e sociali che portarono il CIPE 10 anni fa a stanziare più di 100 milioni di euro per la realizzazione dell’opera.

Le vicissitudini che hanno di fatto condotto alla sospensione del progetto devono essere superate e si devono trovare le risorse per ridare slancio alla costruzione di una infrastruttura attesa da decenni che consente al territorio il recupero di circa 42 milioni di metri cubi d’acqua. Una infrastruttura che può essere funzionale ad interventi di manutenzione anche per la diga di Occhito, oltre che un fondamentale serbatoio al sostegno di circa 20mila ettari di superficie agricola del territorio attualmente sprovvisti di irrigazione. Un intervento utile anche per fornire acqua per usi civili”.

Concludono le associazioni di categoria: "Alla Regione Puglia, nel dare sostegno alla richiesta, si chiede anche di aprire immediatamente un tavolo di confronto con tutti gli enti territoriali interessati, per superare le divergenze che ne hanno rallentato la realizzazione negli anni scorsi, portando all’abbandono del progetto e alla rimodulazione delle risorse impegnate”.

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