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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Grano, nel Foggiano impennata della quotazione: +42%. Puglia regina ma pesante calo della produzione

In Puglia, regina del grano in Italia, si registra un pesante calo nella produzione. Impennata in provincia di Foggia delle quotazioni con i valori più alti degli ultimi cinque anni

Al via la trebbiatura del grano in Italia con cali della produzione fino al 20%. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento all'inizio della raccolta del frumento su quasi 1,8 milioni di ettari da sud a nord della Penisola. 

A colpire i campi pronti alla raccolta sono stati in particolare i cambiamenti climatici che - evidenzia la Coldiretti - hanno provocato prima uno slittamento delle semine a gennaio a causa delle piogge che hanno inzuppato i terreni rendendo impossibile il lavoro e poi la siccità e il caldo che stanno incidendo sulla quantità che scenderà sotto 6,7 miliardi di chili registrati invece lo scorso anno.

La regione con la maggiore produzione di grano in Italia - spiega la Coldiretti - è la Puglia con oltre 360mila ettari dove si registrano i cali più pesanti seguita dalla Sicilia con 260mila ettari, mentre nel resto della penisola le coltivazioni sono concentrate in Emilia Romagna con 203mila ettari, in Basilicata con 122mila ettari, nelle Marche con 113mila ettari, in Toscana con 83mila ettari e in Lombardia e Piemonte con 67mila ettari ciascuno.

Intanto le stime di rese in calo per la nuova campagna stanno facendo impennare le quotazioni del grano duro che - sottolinea la Coldiretti - a Foggia registrano un +42% rispetto allo stesso periodo del 2019 con i valori più alti degli ultimi cinque anni.

Una trend spinto dalla crescente richiesta di prodotti 100% Made in Italy da parte dei consumatori. Infatti secondo l'indagine Coldiretti/Ixe' l'82% degli italiani con l'emergenza coronavirus sugli scaffali cerca prodotti Made in Italy per sostenere l'economia ed il lavoro del territorio. 

Una tendenza confermata dal successo della campagna #mangiaitaliano promossa da Coldiretti e Filiera Italia che ha coinvolto industrie e catene della grande distribuzione. Una svolta patriottica favorita anche dall'obbligo di indicare in etichetta l'origine del grano per la pasta sotto il pressing delle battaglie degli agricoltori della Coldiretti (fonte agenzia Dire)

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