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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

13 anni di Pug per ricominciare daccapo, da Karrer e da un incarico da 300mila euro

Espletata la gara partita nel 2017. E torna il professore romano con cui Landella pareva aver chiuso. Si torna a parlare di Pug in una città che sembra averne fatto benissimo a meno

Certe cose non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano. Con doppio spreco, aggiungiamo, di tempo e di denaro pubblico. Potremmo parafrasare (integrandola) una nota canzone italiana per spiegare (o tentare di farlo) quanto sta accadendo a Foggia sul Piano Urbanistico Generale. Emise il primo vagito che correva l'anno 2005. A distanza di tredici anni (e passate diverse amministrazioni e assessori) siamo ancora alla prima candelina (forse). E ad una nuova spesa: 300mila euro tonde tonde. Vale tanto l'ultimo affidamento di incarico professionale per la “integrazione ed attualizzazione del DPP, progettazione del Piano Urbanistico Generale e del rapporto ambientale per la valutazione ambientale strategica, comprensiva di valutazione di incidenza”. Recita così la determinazione dirigenziale del 3 maggio 2018 che, all'esito di un bando di gara risalente al 2017, aggiudica definitivamente l'incarico a chi? Al romano prof. Francesco Karrer, nome già noto qui in tema di Pug, colui col quale Landella pareva aver chiuso nel 2015 nell'annunciare l'azzeramento di tutti i passi (e gli incarichi compiuti fino a quel momento) e il riavvio del procedimento. Karrer è stato selezionato su otto proposte. Ha acquisito il punteggio più alto: 97,34 punti, con una offerta economica di 294.264,00 euro, pari ad un ribasso del 18,26% sull'importo a base d'asta di 360.000,00 euro, e un ribasso temporale del 10%, pari a 17,1 mesi. Il bando del 2017 è atto conseguente alla delibera di giunta comunale del 15 aprile 2016 con cui l'attuale amministrazione, appunto, decideva di “riavviare” il procedimento per la redazione del PUG. Il bando di gara sarà pronto solo un anno dopo, febbraio 2017; la gara vera e propria si espleterà l'anno ancora successivo, marzo 2018. Tre anni per riavviare un procedimento. “Motivi istituzionale” si legge. Ma tant'è. Forse questa volta i 300mila euro varranno il raggiungimento dell'obiettivo. 17,1 mesi. Altro tempo. Ma, d'altronde, che sarà mai di fronte a tredici anni già trascorsi. Tra l'altro, vien da chiedersi, con tutte le deroghe al vigente PRG effettuate, che senso abbia ancora parlare di PUG visto che la classe politica ed imprenditoriale di questa città ha dimostrato di farne benissimo a meno.

Ma un senso (ancora) ce l'ha. Non tanto per ciò che rappresenterebbe questo strumento per una città che si è dilatata disordinatamente negli ultimi decenni, facendo largo uso di urbanistica negoziata, ma perché significa rappresentare plasticamente come vanno molte cose qui da noi. Le storie infinite. “Fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Già. Al punto di partenza. E torna Karrer. Cambiare tutto per non cambiare niente.

BREVE CRONISTORIA. I primi vagiti del PUG risalgono al 2 marzo 2005 (epoca Ciliberti) quando, con deliberazione n.90 di giunta comunale, veniva conferita a Karrer (sì, già a lui) l'incarico di predisposizione del Documento Programmatico Preliminare del Comune di Foggia, documento prodromico alla redazione del PUG. Il DPP sarà adottato un anno dopo, in data 9 marzo 2006, ma bisognerà aspettare tre anni (il 3 marzo 2009) per la costituzione del “Laboratorio per il PUG”, ovvero l'Ufficio di Piano, e l'individuazione del responsabile del procedimento (il dirigente Paolo Affatato). Con determinazione dirigenziale n.68 del 27 aprile 2009 verrà disposto l'affidamento di incarico della attualizzazione del DPP sempre a Karrer. Questo sarà l'ultimo atto che compirà l'amministrazione Ciliberti. Succederà l'era Gianni Mongelli che, con determina n.35 del luglio 2009, affiderà a Karrer l'attività di coordinamento del PUG, nel giugno 2010 si prenderà atto sia del documento di scoping che degli indirizzi per la partecipazione civica. Le procedure con la Regione per la copianificazione si avvieranno nel gennaio 2011. Il 7 marzo 2012 con un atto di giunta si metteranno i primi soldi, 190mila euro. Nel giugno 2012 la giunta prenderà atto dell'integrazione al DPP, a luglio 2012 si terrà la seconda riunione presso la Regione (che nel frattempo avrà emanato tutta una serie di provvedimenti e normative afferenti). A novembre 2012 tre determine affideranno incarichi sul versante geologico, ambientale e storico della città. L'epoca Mongelli si concluderà ad un passo dalla fine del percorso. Finalmente, si dirà, visto che ogni step ha richiesto almeno un anno. E invece no. Perché nel 2014 arriva Landella. Continuità, visto che si è alle battute finali? No, si ricomincia daccapo. E nel 2016 l'amministrazione azzera tutto il già fatto e bandisce una procedura di evidenza pubblica per individuare un nuovo progettista. Che sarà, tre anni dopo, ironia della sorte, ancora Karrer. Magari il tempo intercorso tra l'azzeramento e il nuovo affidamento di incarico sarebbe stato utile per chiudere la partita e dotarsi finalmente di un PUG. E invece no, si riparte. Possibile? Sì. Schizofrenico? Così pare. Le responsabilità? Non si sa. Ma d'altronde, come detto più su, che senso ha ancora parlare di PUG quando la classe politica ed imprenditoriale di questa città hanno dimostrato di farne benissimo a meno?

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