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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

A Foggia 706 aventi diritto aspettano una casa. Beffa per le famiglie di Borgo Mezzanone escluse dalla graduatoria: "È un'ingiustizia"

Tagliati fuori i richiedenti delle palazzine gialle. Il loro caso è stato discusso in diverse riunioni della Commissione provinciale di Edilizia residenziale pubblica e alla fine non sono stati accolti i ricorsi

Dopo quasi cinque anni dalla pubblicazione del bando, è stata approvata e pubblicata la graduatoria definitiva per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune di Foggia. Sono in tutto 706 gli aventi diritto, 92 gli esclusi. Tra i non ammessi figurano le famiglie che abitano nelle palazzine gialle di via Borsellino a Borgo Mezzanone, frazione di Manfredonia.

La graduatoria non può considerarsi una fotografia dell'emergenza in città o un quadro esaustivo in grado di restituire il reale fabbisogno abitativo.

Il bando pubblico risale al 2016. A ottobre del 2020 era stata pubblicata la graduatoria provvisoria e sono partiti 220 ricorsi che la Commissione Provinciale di Edilizia Residenziale Pubblica, presieduta da Giuseppe Maestri, ha valutato assieme alle controdeduzioni del Comune di Foggia. Le operazioni di verifica sono state complicate anche dall'emergenza pandemica perché soprattutto le organizzazioni sindacali, tra i componenti, avevano espresso perplessità sulle sedute in remoto.

La questione delle famiglie di Borgo Mezzanone è stata ampiamente discussa in più riunioni. Per non perdere il requisito fondamentale, non avrebbero mai trasferito la residenza da Foggia, ma l'incongruenza è stata considerata una dichiarazione mendace. Dalla determina di approvazione della graduatoria risultano 11 famiglie escluse di Borgo Mezzanone, ma nelle palazzine ne abitano molte di più.

Il 15 luglio la Commissione provinciale ha inviato l'ultimo verbale delle sedute per la valutazione delle richieste pervenute, completando così il suo lavoro. L'ultimo step è stato il sorteggio del 26 luglio tra i richiedenti che avevano conseguito lo stesso punteggio. Con la determina numero 12 del 28 luglio, a firma della dirigente del Servizio Politiche Abitative Silvana Salvemini, la graduatoria definitiva è stata approvata e sostituisce quella del bando 2004 (approvata definitivamente solo sei anni dopo). Prima dell’assegnazione degli alloggi sarà verificata la permanenza dei requisiti previsti.

"Abbiamo sollecitato tante volte la graduatoria, è in netto ritardo, però almeno adesso ce l'abbiamo. Era ora che venisse pubblicata, anche se è una fotografia ormai vecchiotta - è il commento di Michela De Palma, segretaria del Sunia di Foggia - Rappresenta solo una parte di quello che è il disagio e chiaramente non è sufficiente pubblicare la graduatoria. Bisognerebbe programmare una serie di interventi, anche perché fino ad ora abbiamo assistito soltanto a soluzioni tampone".

I numeri dell'emergenza abitativa, solo a una sommaria ricognizione, sono molto più alti. "Ci sarebbero da aggiungere tutti coloro i quali sono sotto provvedimento di sfratto nelle locazioni private. Il 30 luglio è arrivato e sono stati sbloccati gli sfratti. I bandi per l'assegnazione di case popolari dovrebbero essere pubblicati ogni 3-4 anni, va da sé che siamo in netto ritardo e non dovrebbero aver pubblicato ora la graduatoria definitiva ma ad oggi dovrebbe esserci direttamente un nuovo bando". La graduatoria è cristallizzata a cinque anni fa, quando sono state presentate le domande.

"La 'sorpresa' di questa graduatoria - aggiunge De Palma - è l'esclusione di tutte le famiglie di Borgo Mezzanone. Nella Commissione se ne è discusso tanto e soltanto il Sunia e l'Uniat hanno votato favorevolmente rispetto all'ammissione in graduatoria di quelle famiglie". L'esclusione è stata decretata a maggioranza. Il motivo è la residenza. "Molte di quelle famiglie, pur dimorando stabilmente a Borgo Mezzanone in virtù di una assegnazione provvisoria fatta dall'allora sindaco Paolo Agostinacchio, hanno conservato la residenza anagrafica in agro di Foggia, mentre Borgo Mezzanone è in agro di Manfredonia. Se avessero trasferito formalmente la residenza a Borgo Mezzanone, avrebbero perso il diritto a partecipare al bando di assegnazione a Foggia".

Nel lontano 1998, il Comune di Foggia, per fronteggiare l'emergenza abitativa, collocò provvisoriamente le famiglie nelle palazzine della società Impredil, a poco più di 20 chilometri dalla città. Come accade sistematicamente, l'assegnazione temporanea dura da oltre vent'anni. "A nostro parere -  afferma la segretaria del Sindacato unitario nazionale Inquilini ed Assegnatari della provincia di Foggia - non è giusto averli esclusi dalla graduatoria".  

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