Parrucchieri, estetisti, gioiellieri, titolari di negozi di abbigliamento, calzature e mobilifici non ci stanno. Il dpcm costringe le loro attività a tenere le serrande abbassate, senza un briciolo di logica rispetto ad altre che, seppur tra mille difficoltà e restrizioni, continuano ad esercitare regolarmente. Sei categorie su 50 non possono aprire. "Perchè, spiegateci. Pretendiamo di aprire il 6".
Se da una parte i bar possono stare aperti anche la domenica delle Palme, un mobilificio sarebbe causa di contagio. E mentre le chiese sono stracolme di gente, in una gioielleria ci sarebbe il rischio assembramenti.
La proposta che alcuni negozianti di Foggia avanzano è semplice: fateci aprire, anche su appuntamento, ma fateci lavorare. Un incontro organizzato su una chat potrebbe ingrandirsi con un evento in piazza nei prossimi giorni. Il loro auspicio è che, passata la Pasqua, si possa tornare a lavorare.