A Marina di Lesina sorgerà un centro comunale di raccolta, lavori dopo l’estate: “Non è una discarica”
Sorgerà in un terreno adiacente alla Sp35, in prossimità dell'ingresso alla località balneare. Il sito era stato individuato nel 2019 da una precedente amministrazione che aveva intercettato i fondi. Dopo quasi 5 anni si sblocca l’iter
È pronto il progetto esecutivo per la realizzazione di un centro comunale di raccolta a Marina di Lesina. Non resta che approvarlo e perfezionare l’acquisizione dell’area privata interessata dall’opera, prima di appaltare i lavori. L’iter è in dirittura d’arrivo: la tecnostruttura verificherà se ci siano altri pareri da ottenere, ed entro un paio di mesi sarà bandita la gara.
Il terreno sui cui sorgerà il Ccr, individuato tre anni fa, si trova di fronte all’Acquafantasy e al villaggio Albatros, ed è adiacente alla strada provinciale 35, unico accesso alla località balneare. Per evitare disagi nel tratto percorso da migliaia di turisti, i lavori partiranno quasi sicuramente dopo l’estate.
“Non è una discarica”, chiarisce l’ingegnere Raffaele Bramante, responsabile del Settore Urbanistica e responsabile unico del procedimento, incarico ereditato dall’ingegnere Paola Stornelli che aveva redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica nel 2017. Il progetto di un centro comunale per la raccolta differenziata di rifiuti urbani e assimilati aveva già agitato villeggianti e proprietari di seconde case che non condividono la scelta dell'ubicazione: temono che possa essere un biglietto da visita sgradevole e, peraltro, giudicano scomoda la posizione per i conferimenti.
La struttura sarà mimetizzata e schermata, assicurano dal Comune: “Nel contesto, non si vedrà”. Escludono anche il rischio di emissioni maleodoranti: soprattutto d’estate, fanno rilevare, il servizio di raccolta viene potenziato su tutto il territorio – vale a dire a Lesina, nella sua Marina e a Torre Mileto – e i rifiuti sono destinati a sostare poche ore nel centro. Scartata l’ipotesi di collocare la struttura all’interno del centro abitato, non sarebbe stato facile trovare un’area a ridosso del villaggio, a quanto si apprende: oltre il canale, non si poteva realizzare alcun tipo di intervento perché si entra nel Parco nazionale del Gargano ma, soprattutto, in zona Pg3, area a pericolosità molto elevata, del Piano di Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino interregionale della Puglia (Pai). La distanza dal villaggio, peraltro, era direttamente proporzionale all'aumento dei costi, tra allacci alla rete idrica e fognaria ed altre spese, e opzioni diverse avrebbero appesantito il quadro economico.
L’amministrazione guidata da Primiano Di Mauro non ha fatto altro che ratificare le scelte già adottate in passato e accelerare, anche per non perdere il finanziamento. Le prime direttive per la realizzazione di un centro comunale di raccolta a Marina di Lesina risalgono a novembre del 2017. L’amministrazione di centrosinistra guidata allora da Pasquale Tucci (vice sindaco Vincenzo Marotta, oggi presidente del Consiglio comunale), si affrettava ad approvare l’atto di indirizzo per partecipare ad un avviso pubblico della Regione Puglia e candidare a finanziamento una proposta progettuale, a valere sui fondi Fesr nelll’ambito del Programma operativo regionale 2014-2020.
Il responsabile del Settore Lavori Pubblici dell’epoca, l’ingegnere Paola Stornelli, si occupò di redigere il progetto di fattibilità tecnica ed economica, approvato a dicembre dello stesso anno. L’importo previsto ammontava a 300mila euro. La pratica, poi, è passata all’ingegnere Raffaele Bramante, responsabile del Settore Urbanistica.
A novembre del 2018, dalla Regione Puglia è arrivata la comunicazione dell’ammissione a finanziamento. È stato allora individuato il sito, un terreno di proprietà privata di 2mila metri quadrati all’ingresso del villaggio turistico, con accesso diretto alla strada. A gennaio del 2019 il Comune di Lesina aveva acquisito la disponibilità del proprietario a cedere il fondo e il responsabile dell’Ufficio Urbanistica aveva quantificato i costi dell’operazione: 8.160 euro, oltre alle spese notarili e alle imposte per la stipula del rogito per acquisire il terreno al patrimonio comunale. A dicembre del 2019, sono stati affidati i servizi di ingegneria, comprese le attività di progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione dei lavori e i necessari rilievi, all’ingegnere Antonio Falcone di Manfredonia e alla ditta Check Project di Trani.
Chiusa la parentesi della gestione commissariale del Comune, due anni dopo è stato affidato l’incarico per la redazione della relazione geologica e il 29 novembre del 2021 il Consiglio comunale, con i voti favorevoli della maggioranza e l’opposizione contraria, ha autorizzato la compravendita dell’area destinata ad ospitare il Ccr.
È stato l'assessore alle Risorse Strategiche e Patrimonio Michele Lombardi a ripercorrere in aula tutto l'iter e a parlare dell'urgenza di attivare le procedure di evidenza pubblica per l'affidamento dei lavori: "La realizzazione del Ccr a Marina di Lesina è un primo passo per risolvere le problematiche inerenti l'annosa situazione in cui versa il villaggio in materia di rifiuti in particolar modo nel periodo estivo", ha detto nel suo intervento. Relazionando sul punto all'ordine del giorno, ha spiegato che la cittadinanza, oltre al porta a porta, potrà smaltire i rifiuti differenziati recandosi direttamente al Centro comunale di raccolta, "evitando accumuli di rifiuti presso la propria abitazione in periodi estivi con temperature calde", e lì potrà conferire anche i Raee, i rifiuti elettronici.
L’intervento dell’ex candidato sindaco Nello Montoro, a nome dell’opposizione, ricalca le perplessità dei villeggianti: "Il sito individuato non ci appare consono, poiché si trova in prossimità dell'unico accesso alla località balneare e nelle estreme vicinanze di un villaggio turistico ed un parco acquatico che sono fonte di visibilità e vanto per l'intero territorio. Inoltre, avremmo ritenuto opportuno considerare la possibilità di ubicare il centro in questione su altri siti più adeguati, magari in periferia dove sicuramente avrebbe un minore impatto paesaggistico, ambientale ed anche d'immagine".
A replicare è stato il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Marotta: "L’osservazione del consigliere Montoro è consona ma è scarso l’approfondimento tecnico. L’individuazione del sito risale al 2019 ed è frutto di approfondimenti sia dal punto di vista della viabilità, in quanto evita che i mezzi transitino nella Marina, sia dal punto di vista dell’impatto paesaggistico, atteso che l’area sarà completamente mascherata da aree verdi che impediranno di vedere all’interno”.
Il Comune di Lesina, per superare le criticità nel villaggio turistico in materia di rifiuti, starebbe provando a intercettare fondi anche per l’acquisto di isole ecologiche automatizzate o cassonetti intelligenti.