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Realtà rischiano chiusura, lavoratori il licenziamento: situazione preoccupante a Foggia. I Servizi sociali nel mirino delle associazioni

Carla Calabrese presidente Confcooperative Foggia, Pasquale Ferrante direttore Legacoop, Michele Latorre delegato servizi sociali Agci e Davide Giove forum regionale del Terzo Settore hanno chiesto un incontro al commissario Marilisa Magno

Le associazioni di categoria Confcooperative Foggia, Legacoop, Acci unitamente al forum regionale del Terzo Settore, unico organismo riconosciuto dal Governo come parte sociale, rappresentando il mondo dell'associazionismo, della cooperazione e del volontariato nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, nei giorni scorsi hanno richiesto un incontro urgente al commissario dottoressa Marilisa Magno.

"Da oramai troppo tempo riceviamo segnalazione da parte dei nostri associati circa problematiche inerenti l’assessorato ai Servizi sociali: difficoltà per accedere agli uffici, forti ritardi nei pagamenti delle spettanze dovute agli enti gestori, mancate convocazioni circa la programmazione dei Piani Sociali di Zona, mancata indicazione dei responsabili dei procedimenti, mancanza di dialogo"

Carla Calabrese presidente Confcooperative Foggia, Pasquale Ferrante direttore Legacoop, Michele Latorre delegato servizi sociali Agci e Davide Giove forum regionale del Terzo Settore sottolineano che le amministrazioni sono tenute a pagare entro 30 giorni. "Eppure, abbiamo notizia di pagamenti anche di oltre un anno. Tutto ciò sta mettendo letteralmente in ginocchio tante realtà che, pur garantendo i servizi, non sono più in grado di far fronte al pagamento degli stipendi e delle spese"

E ancora, aggiungono, "già in passato, e anche recentemente, l'amministrazione comunale è stata costretta a procedere all'approvazione di debiti fuori bilancio per sanare tante situazioni con grave danno economico per tutti. Eppure, per lo più, le somme nel Piano Sociale di Zona sono vincolate e già approvate e disponibili. Inutile evidenziare che trattasi di servizi rivolti ai più bisognosi, agli anziani, ai disabili e comunque a quanti vivono in situazione di disagio e fragilità. Ed intanto restano chiusi il centro diurno per disabili e per minori".

Concludono: "Al fine di poter meglio esplicitare le problematiche del nostro settore e renderci disponibili a creare sinergie operative con la sua persona per qualsiasi iniziativa destinata ad uno sviluppo solidale del territorio, abbiamo chiesto un incontro urgente al commissario. Sono tante le realtà a rischio di chiusura e di licenziamento dei propri operatori"

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