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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Manfredonia

"Ottimo risultato". Il ripristino del porto alti fondali di Manfredonia sarà finanziato. "Può cambiare le sorti del territorio"

Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture De Micheli in risposta ad una interrogazione del deputato Tasso. Il costo stimato della manutenzione è di circa 80 milioni di euro. Entro fine anno sarà pronto il progetto di fattibilità

La ristrutturazione del Porto Alti Fondali di Manfredonia sarà finanziata. Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli rispondendo, durante l'ultimo question time, a un'interrogazione del deputato del Gruppo Misto Maie - Movimento associativo italiani all'estero Antonio Tasso. "Necessita di rilevanti interventi manutentivi per circa 80 milioni di euro, finalizzati alla riqualificazione funzionale dell'infrastruttura - ha riferito il ministro - Entro la fine dell'anno, si potrà disporre del progetto di fattibilità tecnico-economica in corso di elaborazione da parte dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e, all'esito della relativa istruttoria, finalizzata ad approfondire gli aspetti sia trasportistici che economici dell'opera, finanzieremo l'intervento nell'ambito di quelli localizzati nel Sud per garantire lo sviluppo delle infrastrutture, coerentemente con le strategie che abbiamo definito nell'allegato al Documento economico finanziario del 2020 Italia Veloce".

Il Bacino Alti Fondali del Porto di Manfredonia, realizzato a metà degli anni '70 dalla Cassa del Mezzogiorno al servizio degli stabilimenti industriali operanti nell'area, e in particolare dell'Enichem, è indissolubilmente legato allo scandalo dei Nastri d'oro, i nastri trasportatori mai entrati in funzione, e versa in uno stato di abbandono. "È l'esempio classico di come la cattivissima politica intrisa di interessi elitari - e non a favore dei cittadini - riesce a mandare quasi al macero una struttura che poteva e potrebbe ancora rappresentare un fondamentale volano di sviluppo per l'economia della provincia di Foggia, della Puglia e dell'intero Mezzogiorno", ha affermato il deputato Tasso presentando la sua interrogazione "Iniziative volte al rilancio dell'area portuale di Manfredonia anche il rapporto allo sviluppo della dorsale adriatica".

Il cosiddetto porto industriale di Manfredonia è lungo ben 2 chilometri e composto da 5 banchine. Come ha osservato il deputato Tasso, si incardina, grazie alla rete viaria e ferroviaria, nell'ampia logistica intermodale della provincia di Foggia.

Esulta anche il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale, Ugo Patroni Griffi che parla di "ottimo risultato", nell'ottica del pieno adempimento degli impegni assunti e, a tal proposito, sintetizzando gli obiettivi, cita anche l'affidamento del mercato ittico, la stazione marittima, la rimozione dei nastri trasportatori, i dragaggi, la deperimetrazione del Sito di Interesse Nazionale, la Zona economica speciale e la zona franca.

"Parliamo di una piattaforma logistica intermodale al servizio di un'area economica interregionale vastisssima - ha detto in aula il deputato Tasso - la Food Valley del Tavoliere, i giacimenti estrattivi di materiali litici, l'aerospazio, il turismo del Gargano e dei monti dauni, l'automotive della Basilicata e dell'Irpinia. È il ripristino di un'opera che cambierebbe le sorti del territorio".

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