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Economia

Bretella di collegamento linee Foggia-Bari e Foggia-Caserta

Scheda investimenti e strategie sul polo ferroviaria di Foggia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Intervento che ripristina una bretella già esistente. La Giunta comunale aveva approvato il progetto di ripristino il 24 settembre 2010, in coerenza con l’indirizzo (maturato dopo la tragedia ferroviaria del 29 giugno 2009 a Viareggio) tendente a non far transitare più in realtà fortemente antropizzate le merci pericolose.

 

> Utile per l’AV/AC

Il 24 maggio 2012, su iniziativa dell’assessore alla Qualità e all’Assetto del Territorio del Comune di Foggia, Augusto Marasco, l’Amministrazione formalizzava la richiesta a RFI S.p.A. di utilizzare questa bretella, utile al collegamento tra la Foggia-Bari e la Foggia-Caserta, come opzione definitiva per l’Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria sulla direttrice Bari-Foggia-Napoli-Roma.

 

La questione attendeva una sua definizione fin dalla sottoscrizione, il 27 luglio 2006, del Protocollo d'Intesa per la “Riqualificazione ed il potenziamento dell'itinerario ferroviario Roma-Napoli-Bari, Bretella di Foggia”. Foggia e l’intera Capitanata chiedevano di confermare la centralità della Stazione ferroviaria di Piazzale di Vittorio Veneto per il traffico passeggeri e di individuare l’infrastruttura ferroviaria di raccordo tra la Foggia-Bari e la Foggia-Caserta al solo scopo del traffico merci.

 

La questione, assieme ad altre, era stata sollevata, da ultimo, il 21 giugno di quest’anno, dal sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, «data la cogente necessità di definire tematismi centrali ai fini dell'elaborazione del Piano Urbanistico Generale di Foggia», chiedendo la riunione del Gruppo Tecnico di Coordinamento e di Attuazione, previsto nell'ambito del "Protocollo d'intesa tra Regione Puglia, RFI, FS-Sistemi Urbani per la razionalizzazione e il potenziamento della rete ferroviaria, i connessi interventi compensativi e la valorizzazione di aree ferroviarie dismettibili", sottoscritto il 10 ottobre 2011.

 

> Il Contratto Istituzionale di Sviluppo

 

Il 2 agosto scorso è stato sottoscritto il Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) per la realizzazione della Direttrice ferroviaria “Napoli-Bari-Lecce-Taranto”, tra il Ministro per la Coesione territoriale, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Campania, la Regione Puglia, la Regione Basilicata, Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.  Alle pagine 54 e seguenti dell’Allegato 2 “Relazioni tecniche”, nella descrizione dell’intervento di “Ripristino itinerario merci Napoli-Bari (a Foggia)”, inquadra il predetto intervento nei termini seguenti:

«L’intervento “ripristino itinerario merci NA - BA (a Foggia)” consiste nel ripristino della bretella di raccordo fra le linee ferroviarie Foggia-Bari e Foggia-Napoli; tale intervento consentirà di non far transitare, sostare e movimentare, all’interno della stazione di Foggia, i treni merci provenienti da Taranto e diretti verso Battipaglia.

L’intervento si compone dei seguenti lavori:

a) Lavori di ripristino della sede ferroviaria e suo attrezzaggio tecnologico.

La bretella di collegamento sarà a singolo binario elettrificato, avrà uno sviluppo complessivo di circa 1,6 km e una velocità di tracciato di 60 Km/h.

b) Lavori agli impianti tecnologici.

Consistenti negli interventi agli impianti tecnologici della stazione di Foggia e delle tratte adiacenti.

c) Lavori per la realizzazione delle opere civili connesse e delle opere di compensazione ambientale. Tali lavori consistono essenzialmente:

- nella realizzazione di un sottovia come opera sostitutiva di due passaggi a livello e delle nuove viabilità complanari e di accesso ai fondi interclusi;

- nella sistemazione a verde di un “Regio Tratturo” interessato dalle opere come intervento di mitigazione prescritto dalla Regione Puglia in ambito di Conferenza di Servizi».

 

> La Convenzione tra Comune e RFI

La descrizione del CIS è del tutto coincidente con la Delibera di Giunta comunale del 28 agosto scorso, in cui si approva il testo della Convenzione tra Comune di Foggia e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. avente a oggetto “Bretella di collegamento linee: Foggia-Bari Foggia-Caserta”, con i relativi elaborati del Progetto Definitivo e i relativi elaborati progettuali così composti:

Tav. 1 – Corografia;

Tav. 2 – Planimetria generale di progetto;

Tav. 3 – Sezioni tipo ferroviarie;

Tav. 4 – Planimetria e profilo sottovia;

Tav. 5 – Sezioni tipo stradali;

Tav. 6 – Planimetria sottovia smaltimento acque meteoriche;

Tav. 7 – Impianto smaltimento acque meteoriche;

Tav. 8 – Sistemazione Regio Tratturo “Foggia-Tressanti-Barletta”;

Tav. 9 – Planimetria impianto semaforico segnalazione allagamento sottovia

Nella Delibera, inoltre:

- si dà mandato al Dirigente del Servizio Lavori Pubblici di perfezionare gli atti necessari alla sottoscrizione della Convenzione;

- si dà mandato al Dirigente del Servizio Urbanistica di provvedere alle conseguenti integrazioni nel Documento Preliminare Programmatico al Piano Urbanistico Generale, nella Nota aggiuntiva e negli elaborati costituenti i Quadri interpretativi a base della Conferenza di copianificazione del PUG;

- si dà mandato al Sindaco di proseguire le intese con il Gruppo Ferrovie dello Stato ai fini della definizione, di concerto con il Governo e con la Regione Puglia, di eventuali misure di perequazione infrastruttuale, ai sensi dell’articolo 22 della Legge 5 maggio 2009, n. 42  "Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione" e del Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze 26 novembre 2010 “Disposizioni in materia di perequazione infrastrutturale, ai sensi dell'articolo 22 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, scaturenti dall’esecuzione dell’intervento previsto nel Contratto Istituzionale di Sviluppo per la realizzazione della Direttrice ferroviaria “Napoli-Bari-Lecce-Taranto” e di elaborazione degli indirizzi per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse o in via di dismissione ai fini del redigendo Piano Urbanistico Generale di Foggia.

 

ACC

Investimento di RFI dal valore di 50 milioni di euro, l’Apparato Centrale Computerizzato è il nuovo sistema di controllo e gestione di tutti gli enti di stazione che permettono la circolazione con i massimi requisiti di sicurezza dei convogli ferroviari all'interno di una stazione.  L’ACC rappresenta, al momento, uno dei sistemi al massimo livello tecnologico nel settore del segnalamento ferroviario. Grazie a questo sistema, tutti gli enti di stazione che gestiscono la circolazione ferroviaria sono sottoposti al controllo di un elaboratore a logica programmata che gestisce il movimento dei convogli prelevando orari ed informazioni da una determinata memoria (tale orario è dinamico e può essere aggiornato in tempo reale). 

Vantaggi tecnico-operativi dell'ACC:

- Miglioramento del servizio alla clientela

- Maggiore regolarità dell'esercizio

- Massimo livello di sicurezza

- Aumento delle potenzialità di traffico dell'impianto

- Riduzione dei tempi di fuori esercizio dell'impianto

- Semplicità operativa

- Ottimizzazione delle fasi di manutenzione

- Gestione delle anormalità e delle emergenze con il massimo livello di sicurezza. 

 

Terminal intermodale Foggia Stazione

Cantiere attivo per un intervento previsto nel Piano strategico di Area Vasta “Capitanata 2020 - Innovare e Connettere”, per il quale Comune di Foggia, Regione Puglia e Ferrovie dello Stato hanno sottoscritto l’11 ottobre 2011 (il giorno dopo la sottoscrizione del Protocollo regionale) un protocollo d'intesa per riqualificare l'area dell'ex scalo merci attraverso la realizzazione del nuovo terminal intermodale che consentirà di rendere rapido ed efficiente l'interscambio con tutte le modalità di trasporto (treno, bus extraurbani ed urbani, taxi, car-sharing, bike-sharing) e a migliorare la diffusione dei flussi pedonali dei passeggeri provenienti dall'insieme dei servizi extraurbani verso la città. Un intervento che rafforza il ruolo della stazione di Foggia per la distribuzione dei flussi tra Gargano, Monti Dauni e dorsale adriatica, facendo leva sull’introduzione della tecnologia treno-tram.

L'intervento, che insiste nelle aree ferroviarie dell'ex Scalo Merci di Foggia oggi dismesso, prevede quattro realizzazioni: la sede tranviaria dal binario della Lucera-Foggia fino a Piazzale Vittorio Veneto e la relativa fermata con marciapiedi e pensilina; il terminal per i bus extraurbani comprendente la rotatoria di interconnessione con la viabilità principale, la viabilità di servizio, le banchine e le pensiline di fermata; le aree di sosta attrezzate per taxi e auto elettriche e un'area di servizi ai viaggiatori.

L'opera costerà 6mln 660mila euro e sarà realizzato con i fondi Fesr 2007/2013 e un cofinanziamento comunale (per circa 2 milioni di euro, per l’acquisizione dell’area).

Il terminal per gli autobus prevede la realizzazione di 25 stalli - metà dei quali riguarderanno il trasporto urbano, 12 quello extraurbano - e un binario in Piazza Vittorio Veneto per il treno-tram che collegherà Lucera al capoluogo dauno.

L'area di intervento è di circa 14mila metri quadrati.

 

Aree FS dimesse o in via di dismissione e Piano del Ferro

Le opzioni del Piano del Ferro di RFI sono funzionali e rafforzano i programmi in atto per la realizzazione del Terminal intermodale ferro-gomma passeggeri nella stazione di Foggia e di tutto quanto previsto nel "Protocollo d'intesa tra Regione Puglia, RFI, FS-Sistemi Urbani per la razionalizzazione e il potenziamento della rete ferroviaria, i connessi interventi compensativi e la valorizzazione di aree ferroviarie dismettibili", sottoscritto il 10 ottobre 2011.
È quanto si legge nel verbale della riunione al termine della quale, il 17 luglio scorso, RFI ha consegnato alcune delle indicazioni richieste dal sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, nel corso dell'incontro del precedente 10 luglio presso la Regione Puglia.
Nel documento sottoscritto alla fine dell'incontro con gli assessori alla Qualità e all'Assetto del Territorio, Augusto Marasco, e alla Mobilità e Protezione civile, Alfredo Ferrandino, si aggiunge che «per quanto attiene alle aree non più funzionali all'esercizio ferroviario, sul fronte viale Fortore, ritenute dall'Amministrazione comunale tema centrale ai fini dell'elaborazione del Piano Urbanistico Generale di Foggia, RFI consegna alcuni elaborati sintetici, allegati al presente verbale, nei quali è indicata la perimetrazione delle aree che saranno oggetto di "dismissione" da parte di RFI per le quali, in ogni caso, le attività di valorizzazione dovranno essere discusse con la società FS Sistemi Urbani S.p.A».


Alla riunione, oltre a Marasco, Ferrandino e il dirigente del Servizio Urbanistica, Paolo Affatato, hanno partecipato, per RFI, Roberto Pagone, responsabile Direzione Territoriale Produzione, Paolo Pallotta, responsabile del Centro Operativo di Esercizio della Rete di Bari e Giovanni Ponzio, del Team Sviluppo Locale OC.

 

L’agglomerato industriale ASI Foggia Incoronata

Sono oltre 38 i milioni di euro concentrati sull'area industriale di Foggia Incoronata, organizzando progetti per attivare molteplici linee di finanziamento, attraverso azioni maturate intorno a un parco progetti già selezionato nel Piano strategico di Area vasta "Capitanata 2020 - Innovare e Connettere".

Fra tutte, spiccano le risorse deliberate dal CIPE ad agosto 2011, che finanziano un pacchetto di interventi concordato da Comune di Foggia, Provincia di Foggia e Regione Puglia: dalla realizzazione di un fascio ferroviario di presa e consegna nella stazione di Foggia Incoronata e dell’interconnessione con i binari ASI per 10 milioni di euro, alla viabilità per l’interconnessione al nuovo casello di Foggia Sud Incoronata per 20 milioni di euro.

Il totale delle risorse concentrate nell'area industriale del capoluogo è di 38 milioni 336 mila euro, considerando che, nello Stralcio di “Capitanata 2020”, erano ricompresi altri due interventi importanti: il sistema di videosorveglianza per circa 880 mila euro e i lavori per la riduzione del rischio idraulico per 3 milioni e mezzo a cui si aggiungono 900 mila euro ancora di fondi CIPE.

A questi, il 26 marzo scorso, si sono aggiunti 3 milioni e 956 mila euro, nell'ambito del Piano di riparto previsto dal Programma Operativo FESR 2007-2013 Asse VI "Competitività dei sistemi produttivi e Occupazione", Azione 6.2.2 "Interventi volti a migliorare l'Efficienza gestionale dei sistemi infrastrutturali delle aree di insediamento industriale di competenza dei Consorzi per le Aree di Sviluppo Industriale".

 

 

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