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Economia

Playstrong: un nuovo traguardo per gli e-Sport

Il progetto “Esport house”, dal quale prende vita la community e i team di Playstrong, ha vinto i finanziamenti dati dal bando PIN

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Playstrong, realtà già presente da qualche mese nel territorio foggiano e nazionale, soprattutto grazie al lavoro costante svolto per allargare la community di giocatori e per formare i team di e-sporter, raggiunge un nuovo traguardo. I due ideatori foggiani, Stefano Santangelo e Rocco Scotellaro, continuano a mettersi in gioco con un obiettivo preciso: preparare l’Italia al mondo degli e-Sport, già pienamente affermato nel resto del globo, creando una realtà che possa generare nuove opportunità professionali. Non bisogna, infatti, sottovalutare la rivoluzione che stanno attuando i videogiochi nel mondo dello sport e del lavoro. In Italia, dal 2018, i player professionisti possono essere contrattualizzati come veri e propri atleti. Inoltre, le Olimpiadi di quest’anno hanno riservato uno spazio agli e-Sport, con una competizione dedicata a un gioco di lotta e una per un simulatore di guida.

“Vincere il bando PIN non è un grande risultato solo per Playstrong, ma per l’e-Sport italiano. Ci fa capire che anche il nostro Paese sta finalmente aprendo i propri orizzonti, e che non siamo poi tanto distanti dalla Corea, dalla Cina, dalla Germania o dagli USA, dove fare il videogamer è un lavoro affermato e degno di rispetto tanto quanto fare l’impiegato”. Come in ogni cosa, però, il troppo stroppia. È per questo che il lavoro di Rocco e Stefano punta anche a educare i gamer al “buon gioco”. Il progetto Esport house, infatti, prevede la realizzazione di una palestra online, nella quale i giocatori potranno seguire non solo videolezioni di pro player sui giochi che amano, ma anche corsi tenuti da mental coach, nutrizionisti e fisioterapisti. Lo scopo è far capire ai gamer, così come si fa per qualsiasi altro sport, come regolare il proprio allenamento, non esagerando nelle ore di gioco e usando dei metodi efficaci per incanalare le emozioni negative come stress e rabbia. “Da quando è nato Playstrong stiamo cercando di capire come vivono i player la passione verso i videogiochi, e la maggior parte di loro, pur di arrivare a livelli competitivi, gioca per anche dodici ore consecutive al giorno, assumendo cibi e bevande non sane e finendo per avere dei comportamenti sbagliati verso gli altri. Il nostro lavoro è mirato anche e soprattutto alla formazione di atleti consapevoli, i quali possano farsi strada negli e-Sport mostrando il meglio di sè”.

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