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Economia Lucera

Rischio idrogeologico in Capitanata: dal ministero dell'Ambiente oltre 10 milioni di euro per quattro interventi

Alla Capitanata va la fetta più sostanziosa dei fondi destinati alla Puglia. Sono quattro i progetti immediatamente esecutivi e cantierabili previsti a Lucera, San Marco La Catola, Sant'Agata di Puglia e Deliceto

Sono localizzati in provincia di Foggia quattro dei sei progetti pugliesi inseriti nel piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico 2020, finanziati dal ministero dell'Ambiente.

Alla Capitanata sono stati destinati complessivamente 10.290.000 euro dei complessivi 15.290.000 destinati alla Puglia (gli altri due progetti riguardano la provincia di Bari). In tutta Italia sono previsti 119 interventi per oltre 262 milioni di euro.

Si tratta di progetti immediatamente esecutivi e cantierabili - fanno sapere dal ministero - per la messa in sicurezza del territorio dai rischi sempre maggiori derivanti da eventi climatici estremi su aree del Paese particolarmente vulnerabili.

I fondi sono già stati erogati a fine dicembre e finanziano il secondo lotto del risanamento del versante collinare del castello di Lucera per un importo 5.950.000 euro, il consolidamento del versante a valle del convento dei frati cappuccini di San Marco La Catola (850.000 euro), il consolidamento della zona depuratore edificio scolastico di Sant'Agata di Puglia per 1,6 milioni, la sistemazione del torrente Gavitelle per rischio idrogeologico del centro abitato di Deliceto (1.890.000 euro).

Tutti i progetti hanno ottenuto l'equivalente dell'importo richiesto a valere sul Fondo per la Progettazione ex Dpcm 14 luglio 2016.  

“Già con il decreto legge agosto - afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa - abbiamo messo a disposizione dei Comuni e delle Regioni la società in house del ministero dell’Ambiente Sogesid, per aiutare le amministrazioni nella progettazione. Con la stessa legge – spiega - ai presidenti di Regione che sono commissari straordinari del dissesto idrogeologico abbiamo dato poteri straordinari che riducono del 40% i tempi. Abbiamo inoltre previsto di anticipare ai Comuni il 30% della spesa, in modo da permettere l'attivazione di tutta la procedura per la messa in opera del cantiere”.

“La lotta al rischio idraulico per la difesa del suolo rappresenta un aspetto importante della strategia di ripresa e resilienza - ha aggiunto il sottosegretario Roberto Morassut - che verrà ulteriormente perfezionata con apposito decreto legge, di prossima emanazione, che semplifica procedure e tempi per la realizzazione degli interventi e rafforza le strutture territoriali, cui l’ordinamento assegna la titolarità della realizzazione delle opere”.

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