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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Scuola, Flc Cgil: “In provincia zero immissioni in ruolo per il personale Ata”

La denuncia è della segretaria Loredana Olivieri: "Aule sovraffollate, scuole senza soldi e con edifici fatiscenti. Siamo in attesa della scuola delle tre "i" promessa dal ministro Gelmini"

La segretaria generale della Flc Cgil di Capitanata, Loredana Olivieri, denuncia la drammatica situazione dei precari Ata, vale a dire dei collaboratori scolastici e degli assistenti amministrativi.

In provincia di Foggia 307 insegnanti hanno ottenuto l’immissione in ruolo, di cui 138 nella secondaria di primo grado.

Per gli Ata negli anni precedenti si oscillava tra le 250 e le 400 nomine mentre nel 2012 sono state solo 82, fino allo zero assoluto di oggi.  Tra i segretari vi sono anche degli esuberi.

“E’ il risultato di scelte scellerate e tagli che colpiscono la scuola pubblica come in nessun altro paese d’Europa – commenta Olivieri - Con un’ulteriore beffa: i pochi posti disponibili per le norme contenute nella cosiddetta spending rewiev , è previsto siano occupati da docenti inidonei a transitare nei profili di assistenti amministrativi mortificando la loro professionalità e togliendo posti ai precari. Una scelta assurda che non tiene conto delle difficoltà dei docenti, che in più dovranno formarsi in altri ambiti che nulla hanno a che vedere con la loro formazione”.

In provincia di Foggia sono 52 i docenti interessati, ma i posti a disposizione sono soltanto 22. I problemi non finiscono qui, perché ci sono quelli legati al dimensionamento scolastico: “una riorganizzazione che ha portato ad istituti comprensivi mostro, in alcuni casi con oltre 1300 alunni da gestire”.

Nel Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente la provincia di Foggia si piazza al 75esimo posto, con tantissimi plessi costruiti negli anni 70 e comunque antecedenti alle nuove norme antisismiche emanate dopo il terremoto dell’Irpinia”.

E, denuncia ancora la segretaria della Flc provinciale, “Siamo stanchi di sentire periodicamente un ministro promettere svolte, tablet, un computer per classe o addirittura per alunno, che nelle intenzioni paradossali dell’attuale ministro dovrebbe finire per sostituire il docente. Stiamo ancora aspettando la scuola delle tre ‘i’ promessa dalla Gelmini. Ma la realtà è che ci sono scuole che non riescono ad attivare le mense, che non hanno soldi per comprare gessetti o la carta igienica”.

Resta infine il forte dissenso della Flc Cgil nei confronti del Ministero dell’Istruzione per la scelta di bandire un concorso nella scuola: “Oggi, in Italia, i docenti sono reclutati da due graduatorie, una scaturita dai concorsi pubblici - l'ultimo bandito nel 1999, tredici anni fa - di consuetudine definita Graduatoria di Merito, l'altra, detta Graduatoria ad Esaurimento, formata da docenti abilitati attraverso procedure pubbliche e notevolmente selettive, che hanno caratterizzato il reclutamento nell’ultimo decennio”.

E' proprio da quest'ultima graduatoria che si attingono, oltre che i docenti di ruolo, anche i numerosissimi supplenti “che ogni anno fanno funzionare il sistema scolastico italiano, coprendo anche quei posti vuoti che la politica di tagli alla scuola non vuole destinare al ruolo. Il personale di queste due graduatorie, che si è formato sia attraverso il conseguimento di titoli che attraverso la fondamentale esperienza sul campo - gli anni di servizio in classe, in alcuni casi anche oltre 20 - e che è in attesa di avere un contratto a tempo indeterminato, ora viene accusato di due colpe fondamentali: di essere troppo avanti con l'età e di non essere stato selezionato in modo meritocratico. In realtà, secondo gli studi dello stesso Ministero, nel 2009, più dell’80% dei presenti nelle graduatorie sono vincitori di concorso o abilitati con i percorsi universitari a numero chiuso”.

Per queste ragioni la Flc ha promosso un percorso di mobilitazioni, “a partire dal 21 settembre con iniziative dei precari della scuola, quindi il 28 con lo sciopero generale di Università e Ricerca e proseguendo fino ad ottobre, quando per il 12 è stato indetto lo sciopero generale di tutti i settori della Conoscenza”.

 

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