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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Foggia perde la riqualificazione della zona Stazione: al suo posto un impianto fotovoltaico

Il riferimento è al bando di gara 'Italia-Roma: lavori di copertura di tetti con pannelli solari 2023/S 006-014060 - Servizi di pubblica utilità' pubblicato il 9 gennaio scorso dalla società Ferservizi del gruppo Fsi. Eppure, in precedenza, con il Comune di Foggia era stato sottoscritto un protocollo utile alla riqualificazione e alla rifunzionalizzazione degli edifici e degli spazi afferenti il 'quartiere ferrovia'

Per la 'Società Civile' di Foggia e Capitanata Neo Aps, con il progetto di Ferrovie delle Stato di installare pannelli fotovoltaici nel terreno retrostante la stazione centrale, sul quale persistevano otto binari in disuso, si priverebbe la città di uno spazio nevralgico, vale a dire quello che costeggia viale Fortore, che invece sarebbe strategica per la rigenerazione urbana e per il miglioramento dell’accessibilità per due altre zone urbane, come i rioni Martucci e Diaz, per il Villaggio Artigiani. 

Il riferimento è al bando di gara 'Italia-Roma: lavori di copertura di tetti con pannelli solari 2023/S 006-014060 - Servizi di pubblica utilità' pubblicato il 9 gennaio scorso dalla società Ferservizi del gruppo Fsi. Eppure, in precedenza, con il Comune di Foggia era stato sottoscritto un protocollo utile alla riqualificazione e alla rifunzionalizzazione degli edifici e degli spazi afferenti il 'quartiere ferrovia'. Protocollo che per i fatti che hanno interessato l'amministrazione comunale, non ha trovato spazio d'azione.

"Come associazioni di cittadinanza attiva e promozione sociale, riteniamo che per i residenti, per le impresse allocate e per i lavoratori/fruitori dei servizi, un secondo fronte di accesso da viale Fortore alla stazione centrale, possa essere realizzato al pari di quanto già fatto in altri contesti urbani".

Previsione che secondo gli attivisti migliorerebbe sia l'intermodalità del trasporto urbano ed extraurbano, sia la multifunzionalità di infrastrutture esistenti e altre da realizzare, per poter ridurre l'uso del mezzo privato, il congestionamento del traffico e quindi la riduzione delle emissioni, migliorando l'ambiente e la vivibilità delle zone interessate.

"Diversamente si priva la comunità foggiana di una zona nevralgica per favorire l'impianto di un parco fotovoltaico con l'esclusivo coinvolgimento aziendale e la totale noncuranza verso il territorio a causa dell'assenza di forze politiche in grado di saper meglio tutelare gli interessi della comunità foggiana e far convergere le scelte del Gruppo Fsi con gli interessi altrettanto legittimi ma prioritari della comunità foggiana".

In conclusione, per la 'Società Civile' e Capitanata Neo Aps, "inciderà negativamente sul territorio e sullo sviluppo e rigenerazione urbana, limitando qualunque iter di sviluppo, per i prossimi trent’anni".

Due settimane fa Lucia Aprile aveva chiesto una nuova sottoscrizione del protocollo d’intesa del 2019.

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