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Economia

Parcheggi Rosa, Morlino: “La città va educata”. Presto sanzioni morali

Un gesto di cortesia che quasi nessuno pratica nel capoluogo dauno. I posti auto riservati alle neomamme sono quasi sempre occupati impropriamente. A Foggia ce ne sono 26, due sono a pagamento

Un atto di civiltà, un gesto di sensibilità. Una sorta di tacito patto tra gentiluomini e gentildonne. Nessuna imposizione da codice della Strada. Solo senso civico. E’ questo il principio che sottende l’istituzione da un paio d’anni anche a Foggia dei "Parcheggi Rosa". Un progetto di mobilità solidale e sostenibile rivolto a tutte le donne con pancione o con bebè a bordo (fino a 12 mesi di età) per migliorarne la qualità di vita ed aiutarle negli spostamenti quotidiani. Attualmente nel capoluogo dauno ce ne sono 26, di cui solo 2 a pagamento, distribuiti nei punti principali della città, nei pressi di strutture sanitarie (in particolare degli studi pediatrici) e nell’area parcheggio del centro commerciale “Mongolfiera”.

“Facciamo posto anche a mamma e bebè” lo slogan che campeggia sul pannello informativo che presidia il posto auto e che invita gli automobilisti al rispetto di una semplice misura di cortesia, per la quale non sono previste sanzioni di alcun tipo. Ed è proprio questo il punto. Perché - come purtroppo accade per tutte le iniziative non obbligatorie, affidate esclusivamente al buonsenso e alla sensibilità del cittadino - i parcheggi rosa non hanno vita facile. “Trovarlo libero è come giocare un terno al lotto” lamenta Rosa C,,31 anni, incinta di 5 mesi, che si fa portavoce di decine di future o neomamme foggiane. “Purtroppo – spiega - ho difficoltà a deambulare ma devo comunque sbrigare le commissioni quotidiane. Trovare quel parcheggio libero, anche a pagamento, sarebbe un miracolo”. “Altrimenti – chiosa Anna F., 24 anni - che cosa li hanno messi a fare?”.

Abbiamo provato a fare un giro per la città: in effetti i parcheggi rosa sono quasi sempre occupati. E quasi mai sul cruscotto troviamo il pass che certifica lo stato “interessante” della conducente o il “bebè a bordo“. Ma tranquilli: lo scarso senso civico non è una peculiarità squisitamente foggiana.

Una veloce rassegna stampa et voilà: a Verbania, solo per fare un esempio, si è deciso addirittura di cancellarli e di farli tornare blu, a pagamento, “tanto – si legge nella nota dell’amministrazione comunale - è una misura che non rispetta nessuno”. Tanto vale far cassa, dunque. Presentati sia dal Moige (Movimento Italiano Genitori) che dal Consiglio Comunale dei Ragazzi, i parcheggi rosa approdano a Foggia nel febbraio 2009, tradotti in realtà dal Comune (assessorato alla Pubblica Istruzione e alla Mobilità e Annona) nell‘ambito del progetto di Città Educative, di cui il capoluogo dauno fa parte. “Il problema è a noi arcinoto” commenta l’assessore alla Pubblica Istruzione Matteo Morlino. “Purtroppo – aggiunge - noi non abbiamo strumenti per obbligare al rispetto della misura. E’ una scelta di civiltà e sensibilità. Ma non li toglieremo – chiarisce - sarebbe una sconfitta per l’intera città, che invece va educata”. Come? “Stiamo pensando a delle sanzioni morali“ spiega Morlino: “si potrebbe optare per un bigliettino lasciato sul parabrezza dell’auto che ricordi al conducente che quel posto auto è riservato alle donne con bebè. E’ una misura - anticipa l’assessore - che porteremo all’attenzione del consiglio comunale dei ragazzi già a settembre, perché vogliamo che siano i giovani a sanzionare“.

Potremo centrare così un duplice obiettivo: ‘multare’ l’automobilista incivile ed educare il ragazzo, già in giovane età, - conclude - al rispetto di semplici regole di buona e sana convivenza civile”.

 

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