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Economia Manfredonia

Sos Ospedale di Manfredonia, il parlamentare Tasso scrive al direttore Asl: "Si rischiano altri tagli, impedirlo!"

Accorata lettera al direttore generale dell'Asl di Foggia, Vito Piazzolla, del deputato ex cinquestelle Antonio Tasso. "Mi unisco alla comunità e all'appello di Moscone, intervenire subito"

Sos ospedale di Manfredonia. A lanciarlo, in una accorata lettera al direttore generale dell'Asl di Foggia, Vito Piazzolla, è il parlamentare sipontino Antonio Tasso. "Egregio direttore - scrive-, come bene e meglio di me saprà, la Regione Puglia, con Deliberazione della Giunta Regionale n.53 del 23/01/2018, ha approvato, ai sensi del Decreto Ministeriale n.70/2015 e delle Leggi di stabilità 2016-2017, il Regolamento Regionale di riordino ospedaliero n.7 del 2017 finalizzato a rimodulare la dotazione di posti letto con una nuova classificazione delle strutture ospedaliere pubbliche, IRCCS pubblici e privati, enti ecclesiastici e case di cura private accreditate. Nella nuova rete ospedaliera della Regione Puglia, il San Camillo de Lellis di Manfredonia viene classificato “ospedale di base” e, in quanto tale - dicono le carte - deve disporre di un pronto soccorso, dei reparti di medicina, chirurgia e ortopedia e del servizio di anestesia, in grado di erogare cure in condizioni di appropriatezza, efficacia, efficienza, qualità e sicurezza. Se questa è la prospettiva, dobbiamo inevitabilmente dedurre che arriveranno altre sciabolate sul nosocomio sipontino? Oggi, nonostante altre dolorose amputazioni, il San Camillo De Lellis eroga prestazioni sanitarie nelle unità operative e/o strutture semplici (ovvero in regime ambulatoriale) di: anestesia e rianimazione, chirurgia generale, medicina interna, medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza (pronto soccorso), cardiologia con utic, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, gastroenterologia ed endoscopia digestiva, nefrologia e dialisi, malattie metaboliche e diabetologia, patologia clinica e laboratorio di analisi, radiodiagnostica, psichiatria. La riorganizzazione della mappa ospedaliera nella Regione Puglia è accompagnata da un alone di incertezza all’ombra del quale, più che una riqualificazione sostenibile dei servizi ospedalieri, si sta consumando uno sgretolamento dei Presidi come quello di Manfredonia attraverso una riduzione degli organici, sia medici che infermieristici, e di apparecchiature, tecnologie e strumenti per la diagnosi e la cura, rendendo impossibile la stessa tenuta in piedi dei reparti che diventano, gioco forza, improduttivi e perciò da chiudere. Alla luce di ciò che rileviamo nella nostra stessa Regione - con ospedali declassati a ospedali di base, ma che conservano svariate specialistiche - ci è ancora più difficile individuare la ratio che ha ispirato le scelte per quello di Manfredonia dove una mano investiva e l'altra toglieva e tagliava.

E’ di queste ore l’appello elevato da Sua Eccellenza Mons. Franco Moscone – Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-S.Giovanni R.- agli Amministratori della ‘cosa pubblica’ che hanno “il compito di distribuire le risorse in modo giusto e senza sprechi” senza però dimenticare che “il fine è la salute delle persone, un bene non negoziabile ne’ solamente monetizzabile” e che l’ospedale di Manfredonia è già stato ridimensionato e al di sotto di certi standard di personale e attrezzature non si può e non si deve scendere “per non privare il cittadino del necessario per curarsi”. In veste di parlamentare, e quindi nella logica della massima collaborazione istituzionale, ma anche in quella di cittadino, mi unisco alla popolazione di Manfredonia e dell’intero distretto sanitario, nonché dello stesso personale del San Camillo De Lellis, nel chiederLe di rimettere al proprio posto tutti i tasselli e di consentire a residenti e non (considerato il raddoppio dell’utenza nel periodo estivo) di esercitare quantomeno il diritto a un accesso tempestivo e qualificato ai servizi assegnati a questo tipo di presidio, coerentemente a quanto stabilito dalla normativa vigente, tenendo in debita considerazione la posizione strategicamente baricentrale del nosocomio sipontino rispetto alle località prese d’assalto da turisti e vacanzieri che non sfugge alla stessa Asl Foggia, visto che dal 15 giugno al 30 settembre attiva il servizio di elisoccorso con base a Vieste.

La morfologia e le peculiarità del Promontorio, caratterizzato dalla presenza di strade con curve e tornanti, dilata il tempo di raggiungimento dell’ospedale Hub da comuni interni e costieri e pertanto si potrebbe ravvisare per il San Camillo de Lellis la possibilità di rientrare tra gli ospedali di base che insistono in aree geograficamente ostili o disagiate, tipiche nelle zone montane o premontane, ‘non oltre declassabili’. Nel ricordare a me stesso l’art. 3 della Costituzione (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale...) e l'art.32 (La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività...), resto a Sua disposizione nell’ottica della sinergia che ho auspicato poc’anzi, ma attendo un celere riscontro a questa mia poiché di tale iniziativa devo doverosamente dare contezza, attraverso gli organi di stampa, a quanti mi hanno interpellato chiedendomi un deciso intervento presso gli organismi ed enti competenti" conclude.

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