Liberalizzazioni: orari apertura e chiusura esercizi commerciali
Nessun vincolo ma l'esercente è tenuto a rendere noto al pubblico l'orario di apertura e chiusura, l'eventuale giornata di riposo infrasettimanale e l'eventuale chiusura domenicale o festiva"
Le attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande non devono rispettare “limiti di orari di apertura e chiusura, l’obbligo della chiusura domenicale o festiva, nonché quella della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio”.
E’ quanto prevede l’ordinanza di Gianni Mongelli, controfirmata dall’assessore alla Programmazione e Valorizzazione del patrimonio Pippo Cavaliere e dal dirigente del servizio integrato Attività economiche Fernando Biagini, adottata il 10 maggio scorso sulla scorta delle modifiche legislative introdotte da Governo e Parlamento con le cosiddette liberalizzazioni.
“L’esercente è tenuto a rendere noto al pubblico l’orario di effettiva apertura e chiusura – continua il provvedimento – l’eventuale giornata di riposo infrasettimanale e l’eventuale chiusura domenicale o festiva tramite cartelli o altri mezzi idonei di informazione visibili dall’esterno”.
L’ordinanza fa salve “le normative sulla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi incluso l’ambiente urbano, e dei beni culturali”.
La violazione delle prescrizioni comunali comporta “sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro”.