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Economia

Olio a gogò dall'estero, grave minaccia per i produttori pugliesi: "Rischio disastro in termini economici e occupazionali"

Olio da Tunisia e Spagna. Appello del vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo: "Bloccare questo abuso"

La Puglia deve far fronte comune a tutela dei produttori di olio extravergine d’oliva e contro l'invasione di olio di oliva dall’estero, soprattutto da Tunisia e Spagna. Tutto ciò rappresenta un colpo fatale per i produttori agricoli del Sud Italia in generale e della nostra regione in particolare, già alle prese – come dimostrano i dati della Coldiretti, con un’annata particolarmente difficile”. E’ l’appello del vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Peppino Longo, che condivide i ‘suggerimenti’ dell’associazione di categoria affinché i consumatori siano adeguatamente informati sull’origine del prodotto acquistato”. 

“Oltretutto – ricorda Longo – nel dl Crescita di recente approvato dal parlamento italiano ci dovrebbero essere norme a tutela del Made in Italy. Sono norme anche applicabili ai prodotti agroalimentari pugliesi? Spero proprio in una risposta affermativa e che quindi possano al più presto essere applicate dal momento che la nostra economia sta subendo un grave danno, vittima della concorrenza sleale da parte di produzioni spesso di bassa qualità, svendute a prezzi insostenibili ma commercializzate dalle multinazionali sotto la copertura di marchi nazionali ceduti all'estero e che non rispettano le stesse regole sanitarie, ambientali e sociali". 

Longo punta il dito contro “un’Europa che continua a togliere ad alcuni per dare ad altri, dando vita di fatto ad un guerra tra poveri dalle conseguenze imprevedibili. L’olio estero, sulla cui qualità e tracciabilità ci sono montagne di dubbi, provocherà un disastro per uno dei mercati di eccellenza della Puglia, con gravi ripercussioni tanto in termini economici che occupazionali. Cui andranno ad aggiungersi le problematiche a tutela dei consumatori, alle prese con un prodotto semisconosciuto. Ai colleghi del Consiglio regionale pugliese, ai rappresentanti della Giunta, al presidente Michele Emiliano e a tutti i nostri parlamentari ed europarlamentari, al governo italiano, chiedo un intervento fermo, deciso e preciso per bloccare questo abuso. In Puglia mobilitiamoci compatti a difesa dell’immagine e dell’economia della terra regina per la produzione di extravergine di oliva che, beninteso, è un prodotto che presenta proprietà organolettiche di gran pregio e uniche in Europa".

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