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Il nuovo Nidi si fa in quattro, maggiori aiuti ai più deboli: "È una misura di riscatto"

Le agevolazioni, tra contribuiti a fondo perduto, prestiti a tasso zero e premialità, variano a seconda della composizione e delle caratteristiche dei soggetti che intendono avviare una nuova impresa

Il fondo Nidi, creato dalla Regione Puglia a favore delle nuove iniziative d'impresa, si fa in quattro. Il nuovo bando sarà attivo da giovedì 17 febbraio con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia. 

Le agevolazioni tra contribuiti a fondo perduto, prestiti a tasso zero e premialità, variano a seconda della composizione e delle caratteristiche dei soggetti che intendono avviare una nuova impresa, divisi in quattro categorie: compagini giovanili, imprese femminili, nuove imprese e imprese turistiche costituite almeno per il 50% da soggetti svantaggiati. La misura, con un budget iniziale di 35 milioni di euro, agevola l’autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro.

Le novità previste sono state presentate dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dal vicepresidente e assessore al Bilancio Raffaele Piemontese, dall’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, da Gianna Elisa Berlingerio, direttore del dipartimento dello Sviluppo economico e da Antonio De Vito, direttore generale di Puglia Sviluppo.

“Questa è una misura di riscatto”, ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Una misura che definisce “sartoriale, tagliata sulle esigenze di giovani disoccupati, di donne disoccupate, di persone che hanno chiuso di recente le loro imprese e che vogliono immediatamente riscattarsi”. Così, ha aggiunto, “possiamo lentamente ma incessantemente cambiare il nostro destino”.

Ad entrare nei dettagli dell’avviso è stato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci: “Più il soggetto è debole e maggiore è l’aiuto. Le compagini giovanili e le imprese femminili, potranno ricevere, oltre alla sovvenzione a fondo perduto e al prestito, un ulteriore aiuto chiamato ‘assistenza rimborsabile’, che consiste nel 25% in più di fondo perduto; inoltre, viene elevato il tetto delle spese di gestione a 15mila euro. Tra le novità più importanti, l’assenza di limiti per le opere edili (che prima corrispondeva al 30% delle altre voci di spesa), mentre le imprese turistiche verranno spinte ad investire in innovazione e miglioramento della sostenibilità per promuovere un turismo extralberghiero sostenibile e innovativo. Un’attenzione particolare è riservata poi a coloro che hanno subito i danni della crisi. Chi ha dovuto chiudere la propria attività a causa della pandemia, può presentare la domanda per riaprirne una nuova, dopo un solo mese dalla chiusura, anziché tre come prima, e potranno essere agevolate anche le attività di ristorazione senza cucina come bar e pub”.

L’avviso è a sportello, quindi privo di scadenza. L’accesso è online attraverso il portale www.sistema.puglia.it.

“Noi sappiamo che ci stiamo muovendo sia nella prospettiva della programmazione dei fondi europei 2021-2027, sia nel solco della Missione 5 del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, per cui disporremo di altri fondi, considerando che la bozza di accordo di partenariato punta al sostegno alle imprese nelle delicate fasi della nascita e della crescita dimensionale ai fini della coesione territoriale, e sottolinea particolare attenzione e sensibilità per l’imprenditoria femminile e per le questioni di genere nei contesti produttivi”, ha affermato il vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio e alla Programmazione unitaria, Raffaele Piemontese.

“Questo ‘nuovo’ Nidi – ha aggiunto - prosegue lo straordinario sostegno che, sin dal marzo 2020, quando la pandemia era appena esplosa, abbiamo dato all’economia pugliese raggiungendo anche il cosiddetto popolo delle partite IVA”. La nuova misura “sta in quel solco e interpreta i tempi nella consapevolezza che le grandi opportunità di una fase così impetuosamente di transizione devono essere accessibili a tutti: perciò è importante che il nuovo NIdI sia accessibile anche a part-time fino a 20 ore settimanali, a partite IVA non iscritte al Registro delle Imprese, a chi ha dovuto chiudere o non è riuscito neanche ad aprire a causa della pandemia”.

Le Compagini Giovanili, composte da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che realizzano investimenti fino a 50mila euro avranno un aiuto del 100% (per il 50% come sovvenzione a fondo perduto, per il 25% nella forma del prestito e per il restante 25% nella forma dell’assistenza rimborsabile).

Le Imprese Femminili che realizzano investimenti fino a 100mila euro avranno un aiuto del 100% (per il 50% come sovvenzione a fondo perduto, per il 25% nella forma del prestito e per il restante 25% nella forma dell’assistenza rimborsabile).

Le Nuove Imprese, partecipate almeno per la metà da soggetti in condizione di svantaggio lavorativo, che realizzano investimenti fino a 150mila euro, avranno un aiuto dal 100% fino all’80% (per metà come sovvenzione a fondo perduto e per metà nella forma del prestito), decrescente all’aumentare degli investimenti. Inoltre è agevolato, per investimenti fino a 250mila euro, anche il passaggio generazionale e il rilevamento di imprese in crisi o confiscate.

Le Imprese Turistiche, partecipate per la metà da soggetti svantaggiati, finalizzate a promuovere un turismo innovativo e sostenibile, che realizzano investimenti fino a 150mila euro avranno un aiuto dal 100% fino all’80% (per metà come sovvenzione a fondo perduto e per metà nella forma del prestito), decrescente all’aumentare degli investimenti.

“A favore di compagini giovanili e di imprese femminili – ha aggiunto Gianna Elisa Berlingerio, dirigente del dipartimento Sviluppo economico - saranno offerti percorsi di affiancamento e di sostegno al rafforzamento delle competenze, di cui si occuperà l’Arti, valorizzando l'esperienza positiva già fatta con l’avviso Pin. In definitiva questo avviso è la prima attuazione pratica dell’Agenda di Genere”.

Puglia Sviluppo, società in house e finanziaria della Regione Puglia, gestirà lo strumento in qualità di organismo finanziario. Il direttore generale di Puglia Sviluppo Antonio De Vito, ha ricordato i risultati della prima edizione di Nidi: grazie alle agevolazioni pari a 152,4 milioni, “sono state create 2.586 nuove imprese ed è stata data l’opportunità di autoimpiego a 3.543 soggetti, precedentemente in condizioni di svantaggio lavorativo, cioè disoccupati, giovani, donne, persone sul punto di perdere il posto di lavoro e lavoratori precari con partita Iva”.

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