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Nomina revisori, Piemontese a Longo: “Ho salvaguardato attività amministrativa”

Piemontese: “Tutelato l’intero Consiglio da un’indagine penale per omissione”. Collegio dei Revisori, ‘motivato e circostanziato’ l’atto del presidente del Consiglio

Relativamente alla nota diffusa dal consigliere comunale Bruno Longo, circa gli atti prodotti dalla presidenza del Consiglio comunale per il rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti, la segreteria generale dell’Ente precisa quanto segue: il provvedimento in parola non ha destituito il Collegio dei Revisori dei Conti uscente, giacché lo stesso è decaduto il 2 gennaio 2014 a seguito della decorrenza dei termini del mandato e del termine di proroga di 45 giorni degli organi amministrativi previsto dall’art.6, comma 1, del decreto legge n. 293 del 1994, convertito in legge n. 444/1994.

Il comma 2 del citato art. 6 prevede, inoltre, che “tutti gli atti adottati dagli organi decaduti sono nulli”. Il provvedimento adottato dal presidente del Consiglio comunale è ampiamente motivato e circostanziato ed ha l’unico obiettivo di assicurare all’Ente la piena funzionalità dell’organo di controllo contabile per eccellenza. In assenza di ciò, lo stesso presidente del Consiglio comunale assumerebbe responsabilità di carattere non solo amministrativo, ma anche e soprattutto penale.

Tale fattispecie si sarebbe verificata nella giornata odierna, giacché il 7 febbraio 2014 scade il termine per la trasmissione dei dati relativi al conto consuntivo che il Collegio decaduto non avrebbe potuto effettuare e che comporta immediate ed automatiche responsabilità amministrative e penali (deliberazioni della Corte dei Conti – Sezione Abruzzo del luglio 2013) a carico dell’intero Consiglio comunale per omissione d’atti d’ufficio.

Il comportamento adottato, quindi, è da definirsi responsabile e non omissivo; ancor più a fronte del mancato svolgimento della seduta del Consiglio comunale convocata il 28 gennaio 2014, che portava all’ordine del giorno la nomina del Collegio dei Revisori dei Conti.

Si ricorda, inoltre, che il nuovo ordinamento per la nomina dei Revisori, approvato con Decreto ministero interno n, 1/2012, ha radicalmente mutato la procedura che vedeva in passato il Consiglio Comunale artefice di tale adempimento, eliminando ogni elemento di discrezionalità e trasformando la delibera di nomina in una mera presa d’atto del sorteggio dei nominativi di iscritti all’Albo effettuato dalla Prefettura competente per territorio.

Finanche la presidenza del Collegio è stabilita per legge, premiando il componente estratto che abbia ricoperto più incarichi; così come i compensi, che sono predefiniti in base alla fascia di appartenenza dell’Ente ove si ricopre l’incarico. “La mia unica preoccupazione è stata e sarà salvaguardare l’attività amministrativa e il suo buon andamento – commenta il presidente del Consiglio comunale Raffaele Piemontese – Il consigliere Bruno Longo dovrebbe ringraziarmi per la responsabilità che ho deciso di assumere a difesa dell’Assemblea cittadina.

Se si fosse informato sulle evoluzioni legislative, avrebbe evitato di accusarmi infondatamente di aver commesso un abuso d’ufficio e, per conseguenza, di incorrere nella fattispecie della calunnia (reato previsto dall’art.368 del codice penale e commesso da chiunque, con denunziaquerelarichiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato).

Domani è convocato il Consiglio comunale che ha come primo punto all’ordine del giorno le comunicazioni in ordine alla nomina del Collegio dei Revisori dei Conti – conclude Piemontese – e sarà quella l’occasione istituzionale per precisare più diffusamente e dettagliatamente le motivazioni dell’atto e fornire eventuali ed ulteriori chiarimenti al consigliere comunale Bruno Longo, fiducioso di ricevere le sue pubbliche scuse”.

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