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Medici foggiani in ferie, ma in Guinea Bissau: protagonisti di una missione umanitaria

Un'esperienza professionale importante: effettuati 30 interventi chirurgici, consistenti nell'asportazione di cancri della mammella, gozzi tiroidei e tumori renali. Ma, al ritorno in Italia, l'equipe medica è stata vittima di furto

Dal 20 al 30 giugno una équipe operatoria medica e infermieristica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia si è recata per una missione umanitaria di volontariato presso l’Ospedale Pediatrico Sao Josè em Bor in Guinea Bissau, usufruendo delle ferie ordinarie.

L’équipe era composta dal Dott. Fausto Tricarico, dalla Dott.ssa Pasquina Arena, dalla Dott.ssa Antonella Cotoia, dal dott. Antonio Scopelliti, dal Dott. Vincenzo Lizzi e dall’infermiera strumentista Sig.ra Concetta Corvino. Sono stati effettuati circa 30 interventi chirurgici, consistenti nell’asportazione di masse addominali, cancri della mammella, voluminosi gozzi tiroidei, tumori renali, amputazione di arti inferiori. In particolare, sono stati praticati il primo parto cesareo nell’Ospedale Pediatrico Sao Josè e le prime tiroidectomie in tutta la Guinea Bissau.

Questa missione è stata il frutto della cooperazione tra l’Italia e la Guinea Bissau. L’ospedale di Bor, infatti, si regge sull’aiuto della Chiesa Cattolica locale e delle onlus di Brescia e di Padova. Gli “Ospedali Riuniti” di Foggia hanno contribuito a questa missione umanitaria consentendo ai medici di recarsi in Guinea Bissau e con una donazione di materiale sanitario vario (garze, fili di sutura, farmaci).

“E’ stata un’esperienza completa, a 360 gradi, sia dal punto di vista professionale che umano - ha dichiarato il Dott. Fausto Tricarico -.  Si è potuto toccare con mano l’esigenza di un popolo che vive di poco e che per curarsi deve ancora pagare di tasca propria. La cosa che mi ha colpito di più è che, nonostante i disagi, la gente del posto si presentava in ospedale con gioia e gratitudine per il lavoro che stavamo facendo per loro. L’emozione più forte è stata la nascita di Fatima Pierina, una bellissima bambina nata con il primo parto cesareo effettuato presso l’ospedale di Bor.”

Scopelliti rientrerà a Foggia tra qualche giorno perché sta cercando di allestire un Punto Nascita a Bigene, un villaggio dell’interno dove c’è una missione cattolica diretta da due sacerdoti italiani, Don Ivone, già parroco a Segezia e Don Marco, anche lui foggiano. L’unica nota dolente di questa straordinaria esperienza umanitaria è che, purtroppo, durante il viaggio di ritorno, l’équipe ha subito il furto di tutti i bagagli nei quali erano gelosamente conservati i ricordi del soggiorno in Guinea (macchine fotografiche, attestati di riconoscenza da parte delle Autorità della Guinea, effetti personali e reperti anatomici che sarebbero stati esaminati agli “Ospedali Riuniti” di Foggia).

Resta certamente l’amaro in bocca. La speranza è che a questa esperienza ne possano seguire delle altre, con l’invio periodico di équipes chirurgiche e di materiale sanitario da parte degli “Ospedali Riuniti” di Foggia con la collaborazione delle ditte farmaceutiche fornitrici  degli “OO.RR.” e con l’avallo e la condivisione delle Autorità Regionali (Presidenza e Assessorato alla Salute) per consolidare questo germoglio di solidarietà.

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