"La Puglia protagonista della rinascita dell'Italia". Il ministro Gelmini porta a Roma idee e progetti: "Spero di metterli in pratica"
Oggi a Bari il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini. Nel pomeriggio incontro sul Recovery Plan con gli assessori regionali e i direttori di Dipartimento
La Puglia "ritengo dovrà essere protagonista della rinascita del Paese". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini oggi a Bari per la terza tappa del tour che la porterà a visitare tutte le regioni italiane. È il primo appuntamento al Sud del suo viaggio. A fare gli onori di casa è stato il presidente Michele Emiliano, prima dell'incontro pomeridiano sul Recovery Plan con gli assessori regionali e i direttori di Dipartimento.
È stato lui, anche in qualità di vicepresidente della Conferenza delle Regioni, a esprimere il valore di un incontro di lavoro che assume anche un significato di "incoraggiamento reciproco". Poi ha evidenziato come la Puglia da 15 anni a questa parte abbia lavorato molto proprio sui pilastri del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "Sulla questione di genere - ha detto Emiliano al ministro durante il punto stampa - oggi abbiamo approvato una delibera che io considero storica, sull'Agenda di Genere. Tutte le azioni di governo della Regione Puglia verranno filtrate dagli obiettivi del Pnrr e costituiranno un elemento fondamentale di riequilibrio.Inoltre, la Giunta oggi ha già affrontato in termini di riequilibrio tra Nord e Sud la questione sanitaria. Noi siamo certi che tu e il tuo Governo farete in modo che i cosiddetti Lep, i livelli essenziali delle prestazioni, diventeranno il metro e la misura della distribuzione dei finanziamenti in materia socio sanitaria con l'aiuto anche degli investimenti che verranno dal Recovery Plan. Questo significa che la Puglia si candida a diventare una regione ‘normale’. In realtà lo è già, noi non siamo commissariati, non abbiamo particolari problemi legati alla sanità, siamo in piano operativo, quindi l'ultima fase del riesame della nostra solidità finanziaria, e speriamo di poter soddisfare ogni esigenza".
Il ministro Gelmini ha riconosciuto il ruolo di interlocutore privilegiato della Conferenza delle Regioni, "perché il Governo ha chiaro che non è possibile la messa a terra di oltre 200 miliardi di investimenti senza un confronto serrato con gli enti locali, con le Regioni, con l’Anci, con l’Unione delle Province italiane. È evidente che abbiamo di fronte a noi una grande opportunità, rispetto alla quale serve un gioco di squadra autentico e forte. D'altronde abbiamo costruito e voluto un Governo di unità nazionale e non avrebbe senso trasferire il conflitto fra lo Stato e le Regioni. E quindi credo che in questa stagione così difficile ma densa di sfide per il futuro sarebbe sbagliato che il Governo si arroccasse nel palazzo. Sono qua per ascoltare il territorio, per ascoltare la voce di chi è in prima linea nell'affrontare, nel combattere il virus ma anche nel porre le basi appunto di quella ripartenza che tutti noi auspichiamo avvenga nel più breve tempo possibile. Peraltro il Mezzogiorno è assolutamente centrale nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e ha una doppia trasversalità, perché non solo il Sud rappresenta un'area alla quale il Piano guarda con particolare attenzione ma certamente all'interno di questo Piano, che deve essere visto non con una sommatoria di numeri di investimenti ma come un'opportunità per dare centralità alle persone, devono essere le persone ad animare, a vivere, a condividere e a realizzare questo Piano. E certamente un'attenzione particolare il Piano la riserva ai giovani e alle donne. Ai giovani perché purtroppo l'Italia questo primato che vorremmo abbandonare quanto prima, quello di 2 milioni di giovani che non lavorano e non studiano, i cosiddetti neet, ma sappiamo che ci sono tanti talenti, tante capacità che cercano solo le opportunità per realizzare quelle competenze e quella creatività che è una caratteristica di questa regione ma direi del nostro Paese. E certamente mi auguro che non solo il Governo ma gli enti locali e il Parlamento si occupino anche di superare quel divario non solo generazionale ma anche di genere. E quindi la lotta alla disoccupazione femminile, la possibilità di intraprendere nuova imprenditorialità, di creare nuovi posti di lavoro, nuove aziende, anche nel Mezzogiorno, è assolutamente in cima agli obiettivi che il Governo si prefigge. Sono convinta - ha concluso - che mi porterò via da questa giornata in Puglia tante idee, tante proposte, che una volta arrivata a Roma cercherò di mettere in pratica”.