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Venerdì, 19 Aprile 2024

Marina di Lesina "imbalsamata negli anni ‘80". La Pro Loco sbotta: "Arrivano pochi soldi per gli eventi"

La Pro Loco fa i conti in tasca all'amministrazione per il programma estivo e la bilancia pende verso la Laguna

Solo sette mesi fa sembrava ci fossero tutti i presupposti per una riconciliazione duratura, ma qualcosa è andato storto tra Lesina e la sua Marina. “Le scelte che il Comune sta compiendo non sono né eque né strategicamente condivisibili, posto che solo in un forte asse mare-laguna è possibile attrarre un turismo che renda in termini di sviluppo, anche economico, del territorio”. Sono parole di Gerardo Leo, presidente della Pro Loco di Marina di Lesina, che ha spulciato nell’albo pretorio e ha messo sul piatto della bilancia determine e delibere destinate alla realizzazione di eventi sportivi, religiosi e culturali. “A riscontro di ovvie obiezioni - aggiunge - non basta offrire un luogo munito di una strada dignitosa, pulito e organizzato con aree- parcheggio se, oltre al mare, nulla c’è. Per uscire dal turismo giornaliero del ‘sotto e sopra’ e incamminarsi verso quello più moderno e redditizio in quanto capace di attrarre imprenditori, è indispensabile offrire intrattenimento, svago, eventi”.

L’associazione turistica mette in fila gli atti da maggio a oggi. “In particolare - elenca il presidente - 10mila euro per la festa patronale, 150 euro per la cerimonia del 2 giugno, 4mila euro per Corrilesina, 450 euro per la Giornata dello Sport, 1.600 euro per il Campo Scuola Protezione Civile 2022, 2.500 euro per la Primavera Culturale, 11.500 euro per il programma Estate 2022, per un totale di 30.200 euro. Di tale somma, solo 2.500 euro sono andati alla Proloco Lesina Marina; tutto il resto ad associazioni di Lesina e ad una sola di Lucera. Ora, se si considera che la spesa è stata prodotta in soli tre mesi e che, a ritmo costante, al compimento di un anno sarà quadruplicata, restando, invece, invariato quanto destinato alla Marina che, evidentemente, vive solo esclusivamente la stagione estiva, la quota destinata a Marina di Lesina supera di poco lo 0,02% del totale”. I conti non tornano e la Pro Loco non si riferisce solo al suo cartellone di eventi ma, più in generale, a qualunque iniziativa si possa organizzare nella località balneare.

“La Proloco Lesina Marina è fatta di pochi ma motivati volenterosi che, da oltre quindici anni, hanno messo da parte le chiacchiere, perlopiù denigratorie, e si sono rimboccati le maniche per realizzare non solo spettacoli ma, soprattutto, momenti di aggregazione e di promozione di cittadinanza attiva – afferma oggi Gerardo Leo - La giornata ecologica di giugno 2021 e la panchina viola, nell’ambito del progetto 'Costruiamo gentilezza', sono solo alcune delle iniziative dell’associazione. Inutile sottolineare quanto queste attività, da un canto, costino agli organizzatori in termini di tempo rubato agli affetti e al riposo estivo, dall’altro, giovino a un territorio tanto spettacolare da un punto di vista naturalistico quanto avaro di attrattive turistico-culturali. Il villaggio, infatti, nato negli '60 da un accordo tra alcuni imprenditori balneari e costruttori e il Comune di Lesina, ha al suo arco frecce come Bosco Isola, esempio di macchia mediterranea, e l’antico sito geologico di Punta Pietre Nere. Sennonché, in un’ottica miope per non dire cieca, la Marina del Comune di Lesina, tolta la spinta iniziale che la dotò dell'Acquafantasy, uno dei parchi acquatici più grandi del Sud Italia, giace come imbalsamata negli anni ’80, riservando al turista serate gestite in un triste percorso di qualche centinaio di metri, circoscritto tra la chiesa, la farmacia, l’ingresso al Bagno Centrale e la fine del relativo viale, lungo il quale si snodano bancarelle dalla variegata mercanzia. Se si pensa che siamo nel Parco Nazionale del Gargano e che la Puglia sta vivendo un vero e proprio boom di presenze, il dato proprio non torna. A dire il vero, dopo la stasi del commissariamento, iniziata nel giugno del 2020, segnali di speranza si erano intravisti nella nuova amministrazione insediatasi nell’ottobre del 2021”.

In occasione dell’evento TerraAmare, solo a dicembre dello scorso anno, proprio il presidente della Pro Loco aveva detto che, da “separate in casa”, Lesina e la sua Marina provavano a riconciliarsi in nome della valorizzazione del territorio, spingendo sull’enogastronomia e, dunque, sull’agricoltura. Anche il sindaco Primiano Di Mauro aveva parlato dell’esigenza di smorzare le diatribe storiche.

“Oltre alla quantità - certamente esigua - del sostegno fattivo, a pesare sono le modalità, affatto dialoganti che il Comune di Lesina ha adottando: nessun colloquio vis a vis, nessuna risposta alla richiesta di animare la località nel periodo di Pasqua, quando molti proprietari riaprono le loro case per le prime giornate di sole e per la manutenzione in vista dell’estate”, prosegue Gerardo Leo, che chiede di riequilibrare le risorse destinate alla Marina anche in virtù della contribuzione che arriva dai proprietari di immobili, per quanto le entrate non siano vincolanti per la spesa.

“Non abbiamo chiuso la serranda, anche se molti nella Pro Loco chiedevano la sospensione delle attività in segno di protesta, ma non mi sembra giusto e maturo – conclude Gerardo Leo - sia nei confronti dei villeggianti e anche per tutto il sacrificio che da 15 anni facciamo su questo territorio”.

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