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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Collagenasi, la terapia che con un’iniezione consente di recuperare l’uso della mano

Parla Aurelio Portincasa, presidente del 52esimo congresso nazionale della società italiana di chirurgia della mano, in programma dal 9 all’11 ottobre a Foggia

Malattia di Dupuytren, arriva la “soluzione” che scioglie il problema. Finalmente, negli ospedali italiani, arriva la terapia farmacologica, la collagenasi che è in grado, con una sola iniezione, di risolvere la contrattura che si forma sul palmo della mano costringendo il dito a piegarsi fino a perdere completamente la funzionalità dell’arto. Dopo pochi giorni la mano ritorna alla normalità.

E se dopo qualche anno il problema dovesse ripresentarsi – le recidive sono frequenti – non bisognerà fare altro che sottoporsi ad un nuovo trattamento, non invasivo e non doloroso. Sono sempre di più i Centri ospedalieri autorizzati all’impiego della collagenasi, anche se è ancora un’Italia a macchia di leopardo. Ecco in Puglia a chi rivolgersi.

Di malattia di Dupuytren e della rivoluzionaria terapia farmacologica con collagenasi ne parliamo con l’esperto Aurelio Portincasa, direttore della Cattedra, Struttura Complessa e Scuola di Specializzazione di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica dell’Università degli Studi di Foggia, presso il Policlinico Ospedaliero‐Universitario "Ospedali Riuniti" e presidente del 52esimo Congresso SICM.

«Fino ad oggi l’approccio alla malattia è stato soprattutto di tipo chirurgico, anche se ora le cose stanno cambiando perché i pazienti, che sono più informati, chiedono sempre più di essere trattati farmacologicamente. La Puglia ha dei Centri d’eccellenza per la chirurgia della mano, ora è necessario che si instauri una maggiore rete di informazione che sia messa al servizio dei pazienti.

L'avvento di questa nuova metodica ci consente ormai di risolvere, senza ricorrere alla chirurgia, la maggior parte delle contratture palmari legate a questa patologia. E tutto questo con innegabili vantaggi economici e sociali sia per il SSN sia per il paziente, grazie al suo precoce reinserimento in ambito sociale, lavorativo e familiare. E’ una rivoluzione che possiamo paragonare a quella osservata nel campo della chirurgia dell'apparato digerente e della gastroenterologia quando, grazie alla scoperta dell’Helicobacter Pylori, si è smesso di operare di resezione gastrica i pazienti portatori di ulcera gastroduodenale e si è intrapresa la strada farmacologica.  E’ uno degli argomenti top del Congresso al quale è stato dedicato ampio spazio».

«Il 52° Congresso Nazionale della Società Italiana della Chirurgia della Mano (SICM) che si tiene a Foggia dal 9 all'11 ottobre è nato con lo spirito di fare il punto non solo sui più recenti progressi delle tecniche chirurgiche e della ricerca di base ed avanzata nel campo della chirurgia della mano e dell’arto superiore. Con queste finalità sono state aperte le porte non soltanto ai chirurghi specialisti della disciplina, ma anche e soprattutto ai ricercatori, in particolare a quelli più giovani. Si parlerà pertanto non solo di chirurgia, ma di bio‐ingegneria tissutale, della riparazione e della rigenerazione dei tessuti per "induzione", delle più avanzate applicazioni delle cellule staminali autologhe, di formazione specialistica italiana ed europea e molto altro». In Puglia oltre al Centro di Foggia è stato autorizzato il Centro di Bari.

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