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Tutto il mondo saprà della mafia garganica

Specialisti e specializzandi UniFg al meeting annuale di scienze forensi, investigazioni e medicina legale di New Orleans con uno studio su 150 casi di omicidi della mafia garganica

Da oggi e fino a sabato, a New Orleans, principale città della Louisiana, si tiene la 69esima edizione dell'American academy of forensic science, ovvero l'appuntamento più importante al mondo per la medicina legale, le discipline scientifiche e le professioni ad essa direttamente collegate. I maggiori esperti del settore – scienziati, ricercatori, investigatori premiati da CIA, FBI e InterPool, ma anche e soprattutto medici legali provenienti da ogni parte del mondo – si dànno appuntamento all'AAFS, congresso itinerante organizzato ogni anno sempre in città diverse e da sempre vetrina di assoluto prestigio nel settore.

L'Istituto di medicina legale dell'Università di Foggia, dal momento della sua costituzione ad oggi, non ha saltato uno di questi appuntamenti, “convinti come siamo – spiega la prof.ssa Emanuela Turillazzi – che il confronto scientifico e il continuo aggiornamento possano contribuire alla crescita di un istituto già valutato come uno dei migliori d'Italia” (la VQR 2011/14 recentemente pubblicata da parte dell'Anvur, nella parte suddivisa per Dipartimenti, ha valutato l'Istituto di medicina legale dell'Università di Foggia come secondo assoluto in Italia: dopo quello di Padova).

Per cui anche quest'anno specialisti e specializzandi dell'istituto foggiano sono volati negli USA, alla volta dell'AAFS, per proporre nella vetrina scientifica più importante una serie di lavori a vario titolo. “Una partecipazione che ci riempie di gioia soprattutto alla luce dei risultati ottenuti nella seconda VQR, dati che confermano che la direzione intrapresa è quella giusta. Questo istituto esporta con merito la propria attività scientifica, nonostante le difficoltà, comuni a tutti gli altri istituti italiani, di reperire fondi per la ricerca e per l'incardinamento dei docenti. L'appuntamento americano è un'occasione per mettere in mostra, di fronte alla platea più qualificata al mondo, parte di quello che ogni anno produciamo. Personalmente sono felice del fatto che siano sempre più gli specializzandi ad essere i protagonisti di questa vetrina, a conferma del fatto che il nostro Istituto di medicina legale tende a mettere in risalto il talento e soprattutto le speranze delle nuove leve” aggiunge la prof.ssa Turillazzi.

Quest'anno l'équipe diretta alla prof.ssa Emanuela Turillazzi (ordinario di Medicina legale e direttore dell'Istituto di medicina legale dell'Università di Foggia) e coadiuvata dal prof. Cristoforo Pomara (associato di Medicina legale e delegato alla Ricerca scientifica e innovazione tecnologica dell'Università di Foggia) presenta significativi risultati di una ricerca innovativa nel campo di genetica forense: cioè uno studio approfondito sul tempo necessario, che impiega a suo discapito l'esecutore di un delitto, per lasciare il proprio DNA sulla scena di un crimine. Una traccia molto spesso determinante, in alcuni casi assolutamente risolutiva, che, grazie agli esami eseguiti nei laboratori dell'Istituto di medicina legale dal dott. Francesco Sessa, viene rilevata dopo pochissimi secondi di contatto con oggetti, contesti naturali, luoghi e ambienti di varia natura.

Tra gli altri, inoltre, verrà presentato anche uno studio sulla mafia garganica: oltre 150 omicidi passati al setaccio dall'Istituto di medicina legale dell'Università di Foggia nei suoi primi 15 anni di attività. Modalità, rituali e liturgie, brutalità, efferatezze, torture, esecuzioni particolarmente crudeli e molto altro verrà presentato nella sessione plenaria dell'AAFS 2017 dal dott. Michele Vaira (presidente nazionale dell'Associazione italiana giovani avvocati, con all'attivo già diverse partecipazioni all'assise mondiale di medicina legale) e dalla dott.ssa Monica Salerno (componente dell'Istituto di medicina legale dell'Università di Foggia). 

Aggiunge il prof. Cristoforo Pomara: “Ciò che emerge da questa analisi è un quadro estremamente complesso, di una mafia particolarmente violenta. Ma le liturgie di questi episodi appaiono, anche da un punto di vista della cd. letteratura mafiosa, molto interessanti. Alcune delle esecuzioni che ci siamo trovati ad analizzare, come medici legali, mettono di fronte a un'organizzazione senza alcuno scrupolo che ricorre a metodi di straordinaria violenza pur di far valere l'unica legge che conosce: quella del più forte. Questi studi, soprattutto sotto un profilo scientifico, attraggono l'interesse degli esperti americani e provenienti da altre parti del mondo, perché quella foggiana e garganica viene ritenuta una mafia molto più pericolosa delle altre, in quanto scarsamente attenzionata dai media e quindi molto più libera di poter agire senza essere sotto i riflettori. Con modalità e liturgie che, in alcuni casi, superano di gran lunga l'efferatezza di altre organizzazioni criminali”.

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