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Gino Lisa, Miranda su rilascio VIA: “E’ finita la congiura, ora non ci sono più alibi”

Risoluto il presidente del Consiglio comunale di Foggia: "Il parere favorevole del Ministero non deve però far calare l’attenzione e la tensione. Mi auguro che i lavori possano partire. Ne va della dignità di un intero territorio”

Sembra essere finito il tempo degli intoppi burocratici, degli sgambetti politici e delle interferenze da Roma, Bari e Bruxelles. Nessun ostacolo al rilascio Via per l’allungamento della pista Gino Lisa. Una notizia che registra la soddisfazione di Luigi Miranda, presidente del Consiglio comunale di Foggia.

“E’ finita una vera e propria congiura sembrava inchiodare l’aeroporto Gino Lisa alla marginalità", spiega. Invece la notizia del via libera del Ministero dell’Ambiente al progetto di allungamento della pista e al complessivo potenziamento dell’infrastruttura – con il rilascio del VIA, la Valutazione d’impatto ambientale – rilancia la sfida del territorio dauno, che affida alla centralità e alla strategicità dell’aeroporto Gino Lisa le sue speranze di rilancio complessivo”, spiega Miranda.

“Resta però l’amarezza per una procedura che, di norma, si svolge in sei mesi, mentre per il Gino Lisa ce ne sono voluti ben venticinque. Evidentemente il Gino Lisa rappresenta una seria minaccia per scali che hanno ambizioni monopolistiche. L’allungamento della pista, quindi, può iniziare. Nel frattempo non deve rallentare la pressione affinché il nostro aeroporto torni ad essere inserito nell’elenco degli scali di interesse nazionale. Il Gino Lisa non è, non è mai stato e non sarà mai, uno scalo provinciale e di serie B”.

Continua il presidente del Consiglio comunale: “Da sempre abbiamo sostenuto, sposando l’autorevole opinione del prof. Federico Pirro, che il Gino Lisa non fosse un lusso per Foggia e i foggiani. Da sempre crediamo che il rilancio di un territorio parta dall’allargamento della rete di accesso alle tecnologie e ai mercati, e in questa sfida il trasporto aereo ha un ruolo primario, se non fondamentale. Il parere favorevole del Ministero non deve però far calare l’attenzione e la tensione. Mi auguro che nessuno crei altri alibi, e che i lavori possano partire. Ne va della dignità di un intero territorio”.

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