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Il momento difficile di Universo Salute. Vigilante: "La vita sotto scorta è un po' complicata"

L'amministratore delegato di Universo Salute opera Don Uva, Luca Vigilante, premiato ha messo un punto sulla situazione aziendale attuale e sulla prospettive

Intervenendo a margine del 'Premio Argos Hippium', evento ideato da Lino Campagna che si è svolto il 29 luglio nel parco archeologico di Siponto, l'amministratore delegato di Universo Salute opera Don Uva, Luca Vigilante, premiato con la stele daunia realizzata dal creative designer Gianluca di Santo, ha messo un punto sulla situazione aziendale attuale e sulla prospettive. "Stiamo attraversando un momento difficile" ha evidenziato il giovane manager della sanità privata. "Le grandi imprese come la nostra risentono degli effetti della guerra in atto, che ha mutato alcuni equilibri geopolitici: problemi che, se pur con misure per noi anche spiacevoli, stiamo cercando di blindare".

Tuttavia, ha aggiunto l'ad Vigilante, ci sono anche fattori di modernità, "perché con la Regione Puglia e con una riqualificazione generale si cercherà di fare sempre meglio nell'assistenza, nell'ambito della riqualificazione e soprattutto della riqualificazione del contratto collettivo a favore di tutti i dipendenti di tutte le nostre sedi".

In sostanza, ha concluso Vigilante, "stiamo lavorando su due fronti: da una parte per tutelare e salvaguardare l'azienda al fine di renderla solida per il futuro; dall'altra, siamo al lavoro per concretizzare dei progetti intrapresi da tempo nell'intento di assicurare un plus economico, sociale, di dignità a tutti i lavoratori".

Durante la serata a Luca Vigilante è stato chiesto come mai la Capitanata faccia ancora fatica a decollare. "Per molto, troppo tempo questo territorio è stato trascurato anche se qualcosa sta finalmente cambiando. La verità è che ci siamo un po’ assuefatti, viviamo le difficoltà del territorio come una abitudine. Questa sera abbiamo però visto quanta bellezza abbiamo intorno ed è quindi arrivato il momento di agire, senza azioni plateali ma con un corretto vivere quotidiano che ci consenta di rispettare questa terra e amarla".

Così, il manager della sanità foggiana, si è espresso sulla vita sotto scorta: "E' una vita po’ più complicata rispetto a quanche anno fa. La nostra famiglia, radicata e impegnata in questo territorio da circa 100 anni, ha trovato in se stessa la forza per superare questi momenti senza abbandonare neanche per un attimo le attività che svolgiamo. La passione porta sempre ad un po’ di sofferenza, si possono raggiungere anche momenti di corto circuito che però, speriamo, conducano ad una costante bellezza".

L'ultima domanda ha riguardato il rapporto tra sanità pubblica e sanità privata. "Noi abbiamo il privilegio di avere un sistema sanitario nazionale tra più efficienti al mondo ed è di altissimo livello. Noi eroghiamo servizi per conto del Ssn con cui siamo convenzionati. Io preferisco sempre parlare di sanità pubblica anche se gestita da privati. Fare bene il nostro lavoro significa affiancare il servizio pubblico. Ne è un esempio la stretta sinergia realizzata tra pubblico e privato nel periodo della pandemia che ha portato ottimi risultati".

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