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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Di Varsavia confermato alla guida della Fai Cisl di Foggia: “Urge una politica di sviluppo dell’agroalimentare”

A Vigna Nocelli il congresso che ha eletto il suo segretario generale della Fai Cisl. "Riconsegnare al mondo agricolo la speranza" è l'impegno primario: "La Politica Agraria Comunitaria inadeguata. L'Europa non può più rinviare una seria politica migratoria contro lo sfruttamento e il caporalato internazionale"

Riconsegnare la speranza ai lavoratori e alle loro famiglie, perché le strade da percorrere ci sono e possono portare ai giusti risultati”. E’ l’impegno assunto da Lorenzo Di Varsavia, eletto segretario generale della Fai Cisl di Foggia nel corso del congresso svoltosi il 17 febbraio a Lucera, presso il Grand Hotel Vigna Nocelli. Di Varsavia succede al segretario uscente, Franco Bambacigno, eletto nella segreteria territoriale della Fnp Cisl, al quale era già subentrato nel corso del consiglio direttivo del 12 dicembre 2016. “Costruire e contrattare il futuro insieme! Valorizzare il lavoro agroalimentare-ambientale per lo sviluppo della Capitanata” è stato il tema del sesto congresso provinciale della Fai Cisl, al quale sono interventi: Paolo Frascella, Segretario Generale della Fai Cisl di Puglia, ed Emilio Di Conza, Segretario Generale della Cisl di Foggia. I lavori sono stati conclusi dal Segretario Generale della Fai Cisl, Luigi Sbarra. Inoltre, il congresso ha eletto Rosaria Bambacigno e Giovanni Rosa, quali componenti della segreteria territoriale della Fai Cisl.

“La Politica Agraria Comunitaria – ha detto Di Varsavia - si è rivelata inadeguata ai tempi e ai nostri territori. L’Europa non può più rinviare una seria politica migratoria contro lo sfruttamento e il caporalato internazionale”. Per il segretario Fai, “la situazione dell’agricoltura è pesante e il nostro territorio avverte per intero questo peso, registrando disfunzioni nelle quali vengono mortificati tanti braccianti, il cui faticoso lavoro viene svilito, sottopagato e calpestato dalle logiche perverse del mercato”.  Per la Fai, urge “una reale politica di sviluppo della rete agro-alimentare-industriale-ambientale: dalla valorizzazione delle risorse naturali allo stop all’abusivismo, dal controllo sismico al monitoraggio del dissesto, dall’incentivazione della causa meridionalistica alla tutela della legalità”.

Il segretario Fai ha puntato i riflettori sulle criticità del mercato del lavoro agricolo. “I centri pubblici per l’impiego devono essere disciplinati secondo la logica dell’efficienza, del rigore e della trasparenza, e bisogna mettere un freno a chi opera, in maniera oscura ed equivoca, sul reclutamento e sul collocamento dei lavoratori”. In questa direzione, sono fondamentali “il rafforzamento della contrattazione decentrata attraverso la bilateralità, garanzie e modelli efficaci. Per garantire forza alla contrattazione, potenziare la forza salariale e proteggere il valore dei lavoratori: niente più voucher in agricoltura. Senza ma e senza se”, ha affermato Di Varsavia. “Perché i voucher non sono la giusta retribuzione. Sono la mannaia per giovani e disoccupati, il caposaldo di ciò che non è definibile lavoro ma sfruttamento”. Soprattutto “niente più ghetti, rispetto rigoroso delle norme, utilità del fare rete, collaborando, facendo programmi precisi che coinvolgano istituzioni, sindacati, associazioni e volontariato”.

Riguardo al contratto agricolo provinciale, Di Varsavia si è detto “ottimista e fiducioso” sulle possibilità di rinnovo: “Il tavolo di trattative ci vede coinvolti in pieno, in un confronto non semplice, ma otterremo le tutele giuste e necessarie per i lavoratori, per i loro salari e il loro futuro”. Di Varsavia ha altresì evidenziato che, sul territorio di Foggia e provincia, “abbiamo eccellenze incredibili: i due consorzi di Bonifica pubblicamente elogiati come virtuosi, abbiamo risorse territoriali uniche come le più grandi saline d’Europa, abbiamo un mare che da forza, abbiamo le terre i cui prodotti sono sinonimo di eccellenza in tutto mondo e abbiamo la grandissima, straordinaria e incredibile forza dei braccianti”.

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