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Economia

Trova libretto di risparmio 48 anni dopo, ma la banca non paga

Una donna ha fatto causa a Bankitalia. Il 18 marzo del 1963 suo padre ha versato 5mila lire. Secondo il suo consulente, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, oggi valgono circa 800mila euro

Dopo 48 anni una donna ha ritrovato per caso nell'abitazione paterna, un libretto di risparmio a lei intestato sul quale il padre aveva versato, nel marzo del 1963, 5.000 lire presso l'agenzia Roma 2 della Banca Commerciale Italiana.

Al momento dell’incasso in banca, la donna si è sentita rispondere che il suo diritto ad ottenere la somma era caduto in prescrizione in quanto erano trascorsi 48 anni. La risparmiatrice ha deciso di far causa a Bankitalia per ottenere la restituzione della somma che - secondo un suo consulente - tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, ammonterebbe a circa 800mila euro.

La donna ha aderito - spiega il suo avvocato, Marco Angelozzi del Foro di Tivoli - ad una class action contro Bankitalia e contro il ministero dell'Economia assieme ad altri circa 400 piccoli risparmiatori italiani.

Il libretto di risparmio è stato trovato quest'estate durante i lavori di ristrutturazione della casa del suo papà naturale, originario di San Giovanni Rotondo. Questi non aveva riconosciuto la figlia al momento della nascita, ma aveva comunque deciso di aprire a suo nome un libretto di risparmio. I due si sono riappacificati soltanto due anni fa, quando ormai era vedovo e ammalato.

Fonte: Ansa

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