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Canile comunale, Marangelli: "Sindaco, fughi dubbi sul cambio di gestione"

La presidentessa de "I volontari per la protezione Animali" non si rassegna alla fine della gestione del canile-rifugio di Foggia e scrive a Landella per "risposte pubbliche che possano fugare o confermare qualsiasi dubbio sul cambio di gestione"

Terry Marangelli non ci sta. Non si rassegna alla fine della lunga gestione (22 anni circa) del canile-rifugio di Foggia da parte dell’associazione da lei presieduta: “I volontari per la protezione Animali”. Non basta nemmeno il ricorso al Tar, presentato in riferimento a presunte illegittimità sul cambio di gestione e ad eventuali carenze di requisiti dell’associazione “A largo raggio”, subentrata ufficialmente con la firma della convenzione dello scorso 6 maggio. Marangelli scrive al Sindaco di Foggia Franco Landella e da lui attende risposte pubbliche che possano fugare o confermare qualsiasi dubbio sulle motivazioni che abbiano portato a questo tanto discusso (a torto o a ragione) cambio di gestione del canile di Foggia.

Di seguito il testo completo della lettera di Terry Marangelli:

Gent. mo Sindaco,

nella puntata di Striscia la Notizia dello scorso mercoledì 20 maggio, Edoardo Stoppa, nella rubrica dedicata agli animali,  riassumendo sinteticamente vari servizi che sarebbero stati risolutivi in vicende riguardanti abusi e/o reati nei confronti degli animali, ha citato, tra gli altri, anche quello riguardante il canile di Foggia, le cui “criticità” erano state attenzionate nella puntata di Striscia del 27 febbraio 2015.

Edoardo Stoppa, enfatizzando il suo intervento afferma “a seguito del nostro servizio il precedente gestore è stato allontanato e la struttura ora è in mano ad una nuova associazione, che siamo certi farà il meglio” e via dicendo. Come ricorderà, nell’oramai arcinoto servizio, Stoppa evidenziava una serie di carenze  strutturali non imputabili ovviamente al nostro operato, non disdegnando tuttavia di arricchire il pezzo con affermazioni non veritiere in merito all’assistenza medico veterinaria prestata agli animali ospitati.

Le immagini trasmesse, per quanto strette sugli animali e mai con visione d’insieme degli ambienti, evidenziavano una struttura pulitissima e animali ben nutriti e puliti, a parte Pepito, affetto da leishmaniosi, le cui condizioni erano dovute alla presenza della malattia (di cui il servizio non informava). Due minuti e una manciata di secondi che hanno sintetizzato un colloquio di un’oretta abbondante dove a Stoppa e ai suoi collaboratori è stata mostrata tutta la struttura con le sue problematiche, il nostro lavoro di lotta al randagismo attraverso le sterilizzazioni, l’alto numero di adozioni fatto con il supporto di attività di volontariato promosse dalla nostra associazione – Adottami, Open Day e quant’altro.

Consideri, Sindaco, che Stoppa è entrato in canile in maniera anonima, mandando in avanscoperta un suo collaboratore con la scusa di voler adottare un cucciolo, tanto perché le segnalazioni ricevute (come ci ha detto poco dopo) riferivano che non davamo cani in adozione, non facevamo entrare e falsità del genere. Malgrado questo, Stoppa, dovendo, nel suo stile, dare un taglio scandalistico al servizio, ha evidenziato,  in maniera veramente scorretta, la questione della cancellazione amministrativa, assolutamente non riferibile a nostra responsabilità, essendo strettamente legata a motivazioni tecnico amministrative dei Servizi Veterinari dell’ASL, che hanno la gestione dell’anagrafe canina, problema peraltro comune alla stragrande maggioranza delle anagrafi canine della Regione Puglia ed oltre, di cui Lei stesso, Sindaco, mi ha dato conferma nel nostro incontro del 1° aprile scorso.

Quella esposizione televisiva di Striscia, tuttavia, ha ingenerato l’idea che noi avremmo fatto risultare una presenza maggiore di animali nella struttura per prendere più denaro dall’amministrazione, sebbene da sempre ci venga riconosciuto un contributo forfetario, non sensibile a variazione di ingressi. Per quanto esposto, sento l’esigenza di avere una risposta pubblica da Lei, affinché venga fugato o confermato qualsiasi dubbio sulle motivazioni, anche recondite, che hanno portato a questo cambio di gestione del canile di Foggia (sulla cui legittimità pende un ricorso al TAR) che abbiamo condotto per anni con la massima serietà e trasparenza, rimettendoci del nostro, anche in termini economici, nell’interesse degli animali e della nostra comunità, limiti grandissimi permettendo.

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