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Alta Velocità sulla dorsale Adriatica: “Regione faccia partire lavori sulla Ripalta-Lesina”

Aldo Pugliese: “Tutti facciano la propria parte per l’alta velocità sulla dorsale adriatica. Il territorio ha bisogno di uscire urgentemente dallo stato di isolamento in cui è intrappolato da decenni”

“La Regione Puglia si attivi quanto prima, per quanto è di propria competenza, per far partire in tempi relativamente brevi i lavori nella tratta Ripalta-Lesina, il che permetterebbe di accelerare sensibilmente i lavori più generali della Termoli-Lesina, fondamentale per l’attivazione dell’alta velocità sulla dorsale adriatica”. Aldo Pugliese, segretario generale della UIL di Puglia, invita “tutti a fare la propria parte, senza ritornare allo stucchevole gioco del rimpallo delle responsabilità, a cominciare dalla Regione Puglia e dall’amministratore di FS, Elia, che in Puglia aveva assunto impegni precisi a cui dovranno far seguito fatti concreti. L’alta velocità sulla dorsale adriatica rappresenta un viatico di importanza vitale per la rete infrastrutturale pugliese e, quindi, un volano privilegiato per rilanciare l’attività produttiva delle aziende regionali, che così vedrebbero aprirsi varchi interessanti verso i mercati settentrionali ed europei, finora preclusi proprio da una rete infrastrutturale non certo all’altezza delle potenzialità del tessuto aziendale regionale”.

“Siamo coscienti – prosegue Pugliese – che la carenza sostanziale di risorse impedisce investimenti faraonici, tuttavia sarebbe importante che l’esecutivo nazionale cominci a programmare e progettare la rete dell’alta velocità adriatica, considerando, peraltro, che per ciò che concerne il reperimento delle risorse, sono disponibili i Fondi Strutturali Europei 2014-2020, la cui programmazione è in corso in questi giorni. Inoltre, già in tempi strettissimi si potrebbe ridurre di un’ora e quindici minuti i tempi di percorrenza della linea Milano-Pescara-Bari se si utilizzassero treni in grado di usufruire dell’alta velocità già esistente Milano-Bologna e che possano procedere, grazie all’assetto variabile, anche a sud della città felsinea. Del resto, sarebbe sufficiente procedere al prolungamento fino a Bari dei servizi veloci Milano-Ancona”.

“L’invio delle carte al Cipe – chiosa Pugliese – è un primo passo. Tuttavia siamo ben lontani dal cantare vittoria: pochi accorgimenti e tanta buona volontà permetterebbero, da subito o quasi, di migliorare sensibilmente il trasporto merci e passeggeri dalla Puglia e in direzione della Puglia. Finalmente verrebbe abbattuto quel muro decennale che ha portato la nostra regione a uno stato di isolamento che ha intrappolato il tessuto sociale, economico e produttivo in una condizione di crisi, abbandono e immobilismo dalla quale bisogna tirarsi fuori quanto prima”.

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