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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Come impostare una buona ricerca? Docenti, studenti e bibliotecari a lezione da Ballestra

Anche alla Biblioteca Provinciale di Foggia un servizio di orientamento alle scuole per imparare ad impostare una buona ricerca. L’annuncio al termine della due-giorni di corso con Laura Ballestra

Un servizio di assistenza e di consulenza agli studenti delle scuole di istruzione secondaria superiore, per far acquisire ai ragazzi abilità di progettazione nella ricerca e consapevolezza critica nell’uso delle fonti documentali e delle risorse bibliografiche. Lo propone la Biblioteca Provinciale di Foggia “La Magna Capitana”, al termine della due-giorni di corso con Laura Ballestra, bibliotecaria dell’università “Carlo Cattaneo” di Castellanza, in provincia di Varese, tra i massimi esperti nazionali di information literacy, cioè della capacità di trovare, valutare e utilizzare informazioni.

“La complessità crescente delle nostre società esige competenze trasversali”, spiega il Direttore della Biblioteca, Franco Mercurio. “I ragazzi devono essere in grado di gestire flussi crescenti di informazione, affinando capacità di selezione e di approfondimento autonomo. Le agenzie educative e le istituzioni culturali devono dialogare sempre di più, per fornire servizi formativi integrati, a tutto vantaggio dei giovanissimi”, conclude il Direttore, proponendo questo nuovo servizio laboratoriale, per illustrare alle classi le diverse fasi di un progetto di ricerca, con appuntamenti concordati nelle scuole o in biblioteca.   

Grande interesse, infatti, hanno suscitato gli incontri che si sono svolti il 29 e il 30 gennaio con Laura Ballestra, che ha tenuto dei corsi mattutini per oltre 200 studenti e delle sessioni pomeridiane per docenti e bibliotecari. In occasione della due-giorni, sono state approfondite le varie fasi dell’esperienza di progetto e di ricerca, la cosiddetta “tesina”, in gergo scolastico. Privilegiando la modalità interattiva, Laura Ballestra ha dialogato con i ragazzi, nell’Auditorium della Biblioteca, partendo proprio dalle loro proposte d’argomento per il lavoro finale da presentare all’esame di Stato.

Prendendo spunto dalle ipotesi di temi generalisti e troppo ampi, che i ragazzi hanno proposto, si è avuta occasione di ripercorrere le varie fasi che una ricerca scientifica richiede, mostrando di volta in volta esempi di possibili fonti da utilizzare: opere di sintesi, dizionari enciclopedici disciplinari, handbook, collane dedicate.

È stata così sottolineata la necessità di restringere il campo dell’analisi, dividendo un macroargomento in sottoargomenti e ponendosi una domanda di ricerca specifica, che funge da ipotesi introduttiva, per passare poi alle analisi e alle conclusioni, con corredo di note e bibliografie correttamente citate. È stata svolta anche un’esercitazione pratica sull’analisi terminologica di un argomento in particolare – nello specifico “La fame” – su cui i ragazzi avevano letto un documento in precedenza inviato alle scuole partecipanti.

Gli studenti hanno potuto familiarizzare con le prime informazioni sul paratesto, per pre-valutare un documento, cartaceo o digitale, in base ad alcuni parametri di attendibilità scientifica, con le strategie di recupero documentale, dalla consultazione del catalogo on line della Biblioteca alle ricerche sulle banche dati che offrono lo spoglio di riviste specializzate. Ha suscitato interesse tra gli insegnanti l’attenzione riservata all’uso eticamente corretto delle fonti, per non incorrere in casi di cheating (letteralmente imbroglio), con la dimostrazione pratica di un software antiplagio.

“Da questa significativa esperienza - sottolinea il Direttore Mercurio -, è emerso con tutta evidenza che gli studenti, nella maggior parte dei casi, limitano le proprie ricerche a un uso approssimativo della rete, con le stesse modalità acritiche con cui utilizzano i social network. È un impegno etico, oltre ad essere un investimento culturale per il nostro territorio, far conoscere quanto sia importante progettare una ricerca, muovendosi tra fonti primarie e secondarie. Si tratta, infatti, come è stato ribadito più volte nel corso dei questi incontri, di life skills, cioè di competenze per la vita, irrinunciabili nell’era della complessità e della sovra-informazione”.   

Inoltre, in collaborazione con la Biblioteca provinciale di Foggia, la Biblioteca “Mario Rostoni” dell’Università Cattaneo e il Cared, centro di ateneo per la ricerca educativo-didattica e l’aggiornamento, propongono gratuitamente l’App Non Solo Tesine, disponibile per Android e iPhone.

Sul canale youtube della Biblioteca Provinciale di Foggia è on-line l’intervista realizzata a Laura Ballestra: https://www.youtube.com/watch?v=qG8uVMZmoWA

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