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Gino Lisa, Landella scrive a Renzi: "A rischio il futuro di Foggia"

Il sindaco ha inviato una lettera al capo del Governo portando all'attenzione il caso dell'allungamento della pista dell'aeroporto. "Il tempo non gioca a favore della Capitanata, il 30 giugno scadrà il termine fissato per l’utilizzo dei 14 milioni di euro di fondi Fas"

Il Sindaco di Foggia, Franco Landella, ha inviato ieri una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri in risposta alla sollecitazione che il premier aveva formulato, in occasione della Festa della Repubblica, a tutti i sindaci italiani affinché segnalassero – entro e non oltre il 15 giugno – eventuali opere incompiute o bloccate a causa di ritardi o impedimenti di carattere amministrativo-autorizzativo, portando così all’attenzione di Matteo Renzi il caso dell’allungamento della pista dell’aeroporto “Gino Lisa”.

«Il ritardo nel rilascio del parere positivo da parte della Commissione di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) nazionale per l'allungamento della pista dell'aeroporto "Gino Lisa" – spiega il Sindaco di Foggia – è il lampante esempio di una burocrazia che per ragioni ancora oggi poco chiare rischia di privare il territorio di Capitanata di una strategica e fondamentale opera infrastrutturale».

Al Presidente del Consiglio dei Ministri il Sindaco di Foggia ha comunicato le tappe della vicenda, ricordando, in particolare, che solo qualche settimana fa il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare, spiegò che l’erogazione materiale del finanziamento derivante dai fondi Fas e destinato all’allungamento della pista sarebbe stata vincolata al pronunciamento della Commissione europea circa la sua coerenza con le regole Ue in materia di aiuti di Stato. A distanza di pochi giorni, invece, presidente della Commissione di VIA nazionale, Stefano Calzolari, ha annunciato addirittura la sospensione del rilascio del parere nell’attesa di conoscere la stima del traffico passeggeri previsto con la pista portata a 2mila metri, sebbene proprio la società Aeroporti di Puglia abbia presentato una previsione di traffico pari a circa 300mila passeggeri. «A questo punto sarebbe utile sapere se questa stima sia stata trasmessa formalmente alla Commissione di VIA nazionale – precisa il Sindaco di Foggia –. Così come sarebbe opportuno comprendere se la Commissione di VIA nazionale non abbia come unico compito quello di esprimersi esclusivamente in ordine alla compatibilità ambientale dell’opera. Insomma, occorre conoscere, anche alla luce di quanto dichiarato dal Ministro Lupi, quali siano le vere motivazioni che frenano l’allungamento della pista e porvi rimedio in tempi rapidissimi».

«Regione Puglia, Aeroporti di Puglia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero dell’Ambiente hanno trasformato un’occasione di sviluppo in una sorta di corsa ad ostacoli, in cui il tempo non gioca a favore della Capitanata – sottolinea Landella –. Il prossimo 30 giugno scadrà infatti il termine fissato per l’utilizzo dei 14 milioni di euro derivanti dai fondi Fas».

«Siamo con ogni evidenza in presenza di una situazione confusa e pericolosa per lo sviluppo futuro di Foggia e della sua provincia, in cui è inquietante e preoccupante il silenzio tanto della Regione Puglia quanto della società Aeroporti di Puglia – conclude Landella –. Confidiamo nella volontà e nella capacità del Presidente Renzi di superare gli intoppi e gli ostacoli che mettono a rischio la realizzazione di un’opera strategica per il territorio, che in diverse occasioni si è mobilitato a sostegno della piena operatività dell’aeroporto “Gino Lisa” e che nelle prossime ore, con le sue istituzioni, con le sue rappresentanze economiche, produttive e sindacali, con il suo variegato ed attivo universo dell’associazionismo, lavorerà all’organizzazione di una nuova grande manifestazione istituzionale e popolare».

Il Sindaco di Foggia si è riservato inoltre di trasmettere al Presidente del Consiglio dei Ministri un dettagliato dossier attraverso cui segnalare le opere pubbliche ed infrastrutturali che necessitano di ulteriori finanziamenti per essere completate e messe in esercizio. 

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