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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Lesina

I comuni della Terra dei Laghi insieme alla Btm: dalla sinergia di Lacus nasce un’offerta turistica integrata

Dopo la Bit di Milano, il progetto che unisce Lesina, Cagnano Varano, Ischitella e Carpino è approdato al Business Tourism Management di Bari

L’accordo di cooperazione tra i Comuni di Lesina, Cagnano Varano, Carpino e Ischitella entra nella fase operativa: i sindaci che, meno di un mese fa, hanno sottoscritto il patto della Terra dei Laghi, hanno attivato il processo di co-pianificazione strategica. La parola d’ordine è sinergia.

‘Lacus, La Terra dei Laghi’ si presenta al gran completo alla nona edizione di BTM - Business Tourism Management, nella Fiera del Levante di Bari, nuova tappa di un tour promozionale del brand partito dalla Borsa Internazionale del Turismo di Milano lo scorso 12 febbraio.

Nell’Area Lounge Square, venerdì 3 marzo, sono stati illustrati i recenti sviluppi del progetto. L’idea di un brand comune è nata esattamente un anno fa, lanciata da Primiano Di Mauro, sindaco di Lesina, oggi Comune capofila. “Dopo la Bit di Milano, siamo in Puglia all’evento BTM, a rappresentare in maniera sinergica la Terra dei Laghi. È una iniziativa che finalmente ci vede uniti per rappresentare il Nord del Gargano e per mettere a sistema i vari attrattori, tutto ciò che di bello abbiamo nei nostri comuni. Stiamo finalmente cogliendo una opportunità, che nasce dalle differenze territoriali tra le zone costiere, le aree interne e lagunari – afferma il Sindaco Di Mauro - La seconda edizione di Lacus, alla luce dell’accordo che abbiamo siglato, ci darà l’opportunità di crescere, sfruttando proprio le peculiarità del territorio e rispondendo alla domanda di autenticità. Il turista oggi cerca posti esclusivi, ma anche turismo lento, buon cibo che viene dalla terra, tradizioni. I nostri laghi costieri di Lesina e di Varano, i più estesi d’Italia, separati dal mare da un istmo sabbioso che regala meravigliose spiagge incontaminate, e i nostri borghi, intercettano appieno le contemporanee istanze di sostenibilità e autenticità. È un territorio che cerca la visibilità che merita. Abbiamo la possibilità di destagionalizzare. L’auspicio è che, in un futuro prossimo, altri comuni dell’intera area geografica possano condividere questo percorso di sviluppo al fine di creare un’offerta turistica integrata e organica”.

Dopo la firma dell’accordo, sono stati calendarizzati incontri con operatori e stakeholder per ripensare un’offerta turistica integrata. È stata svelata anche una novità dell’edizione 2023 di ‘Lacus’, in programma dal 22 al 24 settembre: l’entusiasmo delle Mamme dei Vicoli è contagioso e il format delle casalinghe ambasciatrici della cucina locale sarà esteso a tutti e quattro i comuni della Terra dei Laghi.

La project manager Ester Fracasso di Pugliaidea ha presentato i prossimi step. “Stiamo lavorando alla proposta di un prodotto turistico integrato per un territorio che era meta turistica solo sulla carta. Gli attrattori di questi luoghi sono a dir poco eccezionali, ma perlopiù sconosciuti. Nella parte esplorativa, forse siamo i primi, per quanto riguarda la provincia di Foggia, ad integrare l’offerta di un intero territorio – prosegue Ester Fracasso - Abbiamo valorizzato un progetto, quello delle Mamme dei Vicoli, che ha il fascino di raccontare il territorio attraverso l’enogastronomia e ha avuto un grande impatto sul pubblico. I borghi rispondono ad una domanda di autenticità che conservano, ma necessitano di valorizzazione. La seconda edizione di Lacus avrà come tema le Migrazioni. Oggi il turismo è sicuramente esperienziale e la domanda è: perché devono venire da noi? Devono venire da noi perché sono territori unici, non solo per un questione paesaggistica, ma anche per tutto quello che i territori potranno raccontare. Turismo, cultura, enogastronomia e artigianato storico: questi quattro assi devono essere scolpiti nella mente per un processo di promozione e valorizzazione di questi luoghi. Ringrazio Nevio D’Arpa, deus ex machina di Btm, entrata nel circuito delle fiere internazionali, per lo spazio che ha voluto concedere al nostro progetto. Era importante esserci. La Puglia piace, e noi facciamo orgogliosamente parte della Puglia”.

Il Parco Nazionale del Gargano ha fortemente creduto nel progetto e, in virtù di un accordo di partenariato, ha assunto un ruolo di coordinamento. “L’Ente Parco Nazionale del Gargano accompagna le comunità locali nella misura in cui sanno mettersi a sistema – ha affermato il presidente Pasquale Pazienza - È questa la grande sfida per poter superare i limiti che spesso caratterizzano l’azione della pubblica amministrazione locale, ma soprattutto questa è la condizione per potersi poi promuovere adeguatamente. Il progetto Lacus rappresenta la capacità di un territorio di saper camminare insieme. La partecipazione a BTM rappresenta un ulteriore momento per affermare nuove strategie di promozione del nostro territorio che, per meglio centrare l’esigenza di innovazione, devono essere interistituzionali, sistemiche, aperte e sinergiche rispetto al raggiungimento degli obiettivi prefissati – prosegue Pazienza - Il Parco Nazionale del Gargano è ben lieto di aver contribuito a determinare la definizione di un sistema territoriale finalizzato alla valorizzazione turistica delle valenze ambientali e culturali presenti nel distretto dei laghi garganici. La collaborazione tra i comuni dell'area è necessaria alla determinazione di un'offerta turistica integrata da cui non potranno che scaturire benefici per le comunità dell'area e per l'intera provincia di Foggia”.

Sin dalla prima edizione dell’evento Lacus (8-10 dicembre 2022), che ha innescato un percorso virtuoso, il Comune di Cagnano Varano ha condiviso le attività del progetto. Anche il sindaco Michele Di Pumpo auspica una aggregazione di tutti i comuni del Gargano Nord: “Abbiamo creduto fin da subito in questa idea e progettualità. È già una grande vittoria avere quattro comuni che spero diventino molti di più, in una macro-aggregazione che ha un valore importantissimo, per creare finalmente un sistema forte, capace ed efficiente nel perseguimento di obiettivi ben precisi e importanti. Siamo stati qualche settimana fa alla BIT di Milano e siamo orgogliosi ed onorati di portare, quest’oggi, anche qui alla BTM questo nostro ambizioso progetto – prosegue Di Pumpo - Siamo convinti che facendo rete, riusciremo a vedere finalmente un positivo sviluppo turistico che comprenda la tradizione, perché senza non possono esserci modernità né radici solide. E la modernità è quell’ingrediente magico in grado di far uscire un territorio come il nostro dal torpore abitudinario al quale ha ceduto negli anni. Siamo ottimisti, ma soprattutto confidiamo in questo progetto che rappresenta per noi e per le nuove generazioni una risorsa importantissima”.

In rappresentanza del Comune di Ischitella è intervenuto il vice sindaco Giuseppe D’Errico: “Stiamo vivendo il progetto Lacus come un trampolino di lancio per giungere nel più breve tempo possibile ad un programma di recupero e gestione delle aree lagunari ad ampio raggio, che deve puntare necessariamente alla diversificazione dell’offerta – ha affermato - I vincoli ambientali non devono spaventarci, ma devono essere un valore aggiunto. Noi su questo reciteremo sicuramente un ruolo importante nella rivoluzione verde e nella transizione ecologica, che l’Europa e le nostre popolazioni ci stanno chiedendo per il futuro del nostro territorio. Fare sistema è una scelta obbligata, perché se vogliamo diversificare l’offerta e destagionalizzare bisogna agire in rete con gli altri comuni rivieraschi”.

Il vice sindaco di Carpino, Caterina Foresta, ha affrontato il nodo della destagionalizzazione dell’offerta turistica: “Questo progetto ci vede impegnati per senso di responsabilità. Noi amministratori abbiamo la responsabilità di valorizzare quanto abbiamo e, purtroppo, il nostro territorio non è valorizzato al 100%. Abbiamo i turisti che vengono nel periodo estivo, ma noi al turista possiamo offrire molto di più, oltre al paesaggio delle lagune possiamo offrire un’esperienza: mi riferisco ai prodotti locali, alle peculiarità dei quattro comuni, enogastronomia ma anche cultura, per spaziare fino ad attrattori religiosi. Bisogna puntare sulle diversità per rendere questo territorio prezioso e conosciuto sia a livello nazionale che internazionale. Sono tante le peculiarità dei quattro comuni, e questa è la forza che ci ha unito”.

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