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Economia

Omc Foggia, lavorazioni spostate in altri impianti: c'è preoccupazione per il futuro

Fast Confsal di Cataneo vuole portare la vertenza all'attenzione del Prefetto di Foggia. A Ugl e Orsa azienda avrebbe assicurato centralità del polo di Foggia

Scalera dell'Ugl Ferrovieri e Pagliaro dell'Orsa, attraverso un comunicato stampa, fanno sapere che il 28 marzo, presso l'impianto Trenitalia O.M.C., si è tenuto un incontro con l'azienda, che alle due organizzazioni sindacali avrebbe assicurato la centralità dell'impianto di Foggia, polo principale per la manutenzione dei treni regionali dell’intera flotta nazionale. 

Sarebbero state mentite quindi - dai “dirigenti di sede centrale” - le perplessità sul futuro dell'impianto, in virtù degli investimenti realizzati negli ultimi anni: la realizzazione del nuovo capannone 'Minuetto', fornito di mezzi di sollevamento per rialzare mezzi leggeri in composizione completa e, per dimensione, l'unico impianto adatto per manutenere la nuova flotta di treni regionali rock; la manutenzione treni di nuova generazione 'Minuetto' elettrico e diesel Swing,Taf e Jazz della flotta Trenitalia e anche clienti esterni. E anche l'acquisto di nuovi mezzi per la manovra, nuove postazioni di rialzo con muta di cavalletti, manipolatore per porte di salita dei treni e torni di ultima generazione.

"L'azienda ha lasciato intendere in maniera chiara che per far fronte a tutte queste nuove lavorazioni sarà necessario un numero maggiore di persone rispetto a quelle attualmente impiegate nell'impianto di Foggia, che continuerà ad assumere come fatto negli ultimi quattro anni circa 30 risorse, tra operai specializzati e impiegati. Inoltre, ha manifestato fin da subito l'intenzione di riaprire il dialogo con i lavoratori stessi, i loro rappresentanti e i Rrs, con incontri programmati e periodici" il commento di Ugl Ferrovieri e Orsa, parzialmente soddisfatti dalle risposte.

Due giorni fa Pasquale Cataneo, in rappresentanza della Fast Confsal, a margine della riunione durata oltre otto ore, aveva definito inaccettabile "la riduzione di circa 68mila ore precedentemente assegnate per lo stabilimento foggiano, che corrispondono all’attività annuale di 45 addetti, con lo spostamento di alcune lavorazioni finora svolte a Foggia unitamente ad investimenti e assunzioni, con nuovi bandi indetti in questi giorni, in altri impianti con contraddizioni palesi". 

Il segretario regionale di Puglia e Basilicata ha poi aggiunto: "Abbiamo dichiarato anche lo sciopero a livello locale. Abbiamo inviato una comunicazione al sig. Prefetto di Foggia per spostare in tale ambito la vertenza e, in tempi brevissimi, effettueremo un’assemblea con il personale per concordare altre azioni al riguardo al fine di non farsi sottrarre lavoro, occupazione e investimenti per lo stabilimento foggiano”.

Secondo Cataneo, "il piano d’attività prevede che alcune lavorazioni svolte a Foggia vadano rispettivamente in Umbria, Emilia Romagna e Lombardia senza che, contemporaneamente, ve ne siano altre per garantire il target assegnato allo stabilimento foggiano. Eppure Foggia, insieme con Napoli, sono gli unici due impianti di manutenzione ciclica nel Sud. Il resto, cioè ben 7 stabilimenti, sono nel centro-nord ai quali si aggiunge anche la sede della Dt a Firenze". 

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