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Economia

Dipendenti della Gema senza lavoro, Marmo: “Regione non li abbandoni”

Interrogazione del vicepresidente del Consiglio regionale: “Preoccupiamoci dei sette lavoratori dell’ex società di riscossione tributi della Provincia di Foggia che non sono stati assorbiti”

Il vicepresidente del Consiglio Regionale pugliese, Nicola Marmo, ha depositato un’interrogazione sulla vicenda riguardante la New Gema Spa - concessionaria dell’attività di recupero dei tributi nel territorio foggiano prima della dichiarazione di fallimento - a seguito dell’intervento della magistratura, che nell’agosto 2012 portò all’arresto del presidente e dell’amministratore delegato per peculato e associazione a delinquere. “La Regione predisponga un piano operativo per i dipendenti dell’ex società di riscossione tributi della Provincia di Foggia”.

Marmo prosegue: “La Gema Spa fu il prodotto di uno scorporo societario e alcuni dipendenti della precedente società vi confluirono conservando l’inquadramento contrattuale dei dipendenti di Equitalia Spa. A questi lavoratori, in più occasioni, fu comunicato che il passaggio nel nuovo ente non avrebbe comportato alcuna modifica del trattamento economico e normativo. A marzo del 2012, come si ricorderà, il Comune di San Marco in Lamis ha denunciato la Gema Spa alla Procura della Repubblica per il mancato versamento delle somme incassate. Dai controlli della magistratura è emerso un mancato versamento di 25 milioni di euro. Di lì, con l’arresto dei rappresentanti legali della società, si è arrivati alla cancellazione della società dall’albo dei concessionari. Per i dipendenti sono stati attivati gli ammortizzatori sociali, tranne che per i 7 esattoriali che provenivano dallo scorporo dell’azienda, sebbene precedentemente rassicurati”.

In considerazione di queste precisazioni, il vicepresidente chiede a Nichi Vendola e all’assessore Caroli la possibilità di redigere un piano operativo per il reintegro del personale o per ricollocarli in Equitalia giacché, sui 120 dipendenti della Provincia di Foggia, solo i sette in questione non sono stati assorbiti. Se ciò non fosse possibile sarebbe da valutare l’ipotesi di utilizzarli presso il nuovo concessionario, qualora l’ente abbia già provveduto all’aggiudicazione della gara per il servizio di riscossione. In ogni caso la Regione non deve abbandonare questi lavoratori, privati di ogni diritto e penalizzati rispetto agli altri, senza poter fare affidamento neppure sugli ammortizzatori sociali”.

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