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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Avanti con la gestione diretta di tutte le entrate comunali: 3,5 miloni in tre anni per l'affiancamento di 'Andreani Tributi'

A luglio, il Comune di Foggia aveva optato per internalizzare anche riscossione e accertamento del canone unico patrimoniale e degli oneri di urbanizzazione. La società marchigiana vince l'appalto per il servizio di supporto per i prossimi tre anni

Il Comune di Foggia continuerà ad avvalersi della collaborazione di Andreani Tributi srl nella gestione diretta delle entrate. La società con sede a Corridonia, in provincia di Macerata, si è aggiudicata la gara bandita a ottobre per affidare il servizio di supporto e affiancamento agli uffici comunali nella gestione delle entrate tributarie, extratributarie e patrimoniali per i prossimi tre anni, prorogabili per altri tre. Il primo affidamento risaliva a gennaio del 2020.

L’importo complessivo dell’appalto ammonta a più di 3,5 milioni di euro, Iva e oneri previdenziali compresi. Rispetto al precedente contratto, le attività riguardano anche i cosiddetti tributi minori – canone unico patrimoniale e oneri di urbanizzazione – e contemplano anche il supporto di natura legale, alla luce della complessità della materia, spesso foriera di contenzioso.

Aveva risposto al bando anche la Publiservizi srl di Caserta, ma se l’offerta economica era risultata più vantaggiosa, l’altro concorrente ha guadagnato un punteggio maggiore per l’offerta tecnica. In virtù della clausola sociale, i lavoratori impiegati dalla società Andreani Tributi s.r.l., già dipendenti dell’ex concessionario Adriatica Servizi, sarebbero stati comunque salvaguardati.

L’internalizzazione della riscossione, liquidazione ed accertamento dei tributi maggiori – Imu, Tari, Tasi - delle sanzioni relative alla violazione del codice della strada, e delle altre entrate patrimoniali e a domanda individuale (mense scolastiche, asili nido, scuole materne, trasporto scolastico, fitti attivi ed altro), con affidamento del servizio di supporto ed affiancamento agli uffici comunali a operatori specializzati, era già stata deliberata dal Consiglio comunale a febbraio del 2021.

A differenza, però, di quanto stabilito allora, a luglio dello stesso anno, il commissario straordinario ha adottato un atto di indirizzo che prevedeva l’internalizzazione anche per i tributi minori, che la massima assise aveva scelto di esternalizzare con un ripensamento ad aprile, contenuto in una proposta di deliberazione mai arrivata in aula prima dello scioglimento.

È il Comune ad occuparsi direttamente dell’accertamento e della riscossione delle entrate con l’ausilio dal punto di vista tecnico, amministrativo e legale dei lavoratori della società Andreani Tributi, e ha adottato la stessa tipologia per tutti i tributi. La riscossione coattiva, in forza di una convenzione, è affidata, invece, all’Agenzia delle Entrate.

A fine 2020, il dirigente del Servizio Politiche Fiscali, Carlo Dicesare, faceva rilevare come l’esperienza del Comune di Foggia avesse mostrato tutti i limiti della privatizzazione della riscossione dei tributi locali. Dallo scandalo Gema in poi, i rapporti concessori si sono rivelati decisamente travagliati: con Aipa e Mazal, anche quelle finite nell'occhio del ciclone e dichiarate insolventi, erano emerse una serie di criticità, e da ultimo, Adriatica Servizi, subentrata nell’appalto nel 2017, due anni dopo era stata raggiunta da un’interdittiva antimafia.

La gestione delle entrate tributarie esercitata direttamente dal Comune con  la formula dell’affiancamento risultava “nettamente più congeniale, oltre che economicamente più vantaggiosa”. L’internalizzazione della riscossione era considerata l’alternativa migliore nell’ottica dell’efficienza, economicità e funzionalità.

Già ai tempi della gestione Aipa-Mazal, il dirigente dei Servizi Finanziari, sulla scorta di un’indagine conoscitiva sulla gestione del servizio di riscossione dei tributi, aveva evidenziato come la maggior parte degli enti locali interpellati avesse optato per l’internalizzazione, almeno per i tributi maggiori, ed era emerso come i costi di gestione del servizio gravassero sul Comune di Foggia in maniera maggiore rispetto alla media degli altri Comuni.

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