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Economia

Infiltrazioni d'acqua al Museo Civico: sale chiuse per salvaguardare le opere, quasi 2 milioni per rimetterlo a nuovo

Il progetto di recupero è stato candidato al bando 'Cultura missione comune' per accedere a un mutuo a tasso zero da 1.850.000 euro. Nell'ultimo anno sono state chiuse due sale per salvaguardare le opere

Erano previsti lavori per 860mila euro, ma la tecnostruttura ha individuato un'altra fonte di finanziamento per il recupero, la riqualificazione e il restauro del Museo civico di Foggia e l'importo sale a 1.850.000 euro. Il servizio Cultura diretto da Carlo Dicesare ha proposto di cogliere l'opportunità offerta dal bando 'Cultura missione comune' che prevede il totale abbattimento degli interessi a tasso fisso sui mutui dell'istituto per il Credito Sportivo, che da quest'anno finanzia anche il patrimonio culturale.

La somma originariamente prevista, tramite procedura di diverso utilizzo dei mutui residui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, è stata destinata in gran parte alla riqualificazione e rifunzionalizzazione degli impianti di illuminazione pubblica al Quartiere Ferrovia, per oltre 750mila euro.

Il Comune di Foggia ha presentato entro la scadenza del 30 novembre la domanda di ammissione ai contributi e, anche sulla scorta dell'esperienza dei progetti dello stadio, della piscina scoperta e di Croci Nord già finanziati con le stesse modalità, conta che il mutuo a tasso zero sarà concesso senza problemi. Già entro fine dicembre il dirigente Carlo Dicesare potrebbe firmare il contratto. Se la tempistica fosse questa, entro febbraio potrebbe essere pubblicato il bando di gara per affidare i lavori.

Già quand'era ancora in carica l'assessore alla Cultura Anna Paola Giuliani era emersa l'esigenza piuttosto impellente di ristrutturare il Museo civico. A inizio 2021, due sale del secondo piano sono state chiuse per le infiltrazioni d'acqua provenienti dai lucernari. Le opere sono state trasferite e non hanno subito danni.

Proprio per questo, gli interventi di manutenzione straordinaria e miglioramento della funzionalità del Museo Civico erano già stati inseriti a marzo nel programma triennale per le opere pubbliche con un livello di priorità alto. Per candidare le opere al bando dell'Istituto per il Credito Sportivo, il Comune si è dovuto dotare del progetto definitivo, redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti composto dagli architetti Antonio Di Gennaro (mandatario) e Fabio Di Gennaio, dagli ingegneri Giovanni Menditti e Maria Elena Genzano, e dalla geologa Maria Palmieri.

Il progetto prevede, tra le altre cose, la sostituzione dei lucernari per ovviare al problema delle infiltrazioni. Ma con quasi 2 milioni di euro l'intero edificio, tutelato dalla Soprintendenza, potrà essere sottoposto a una ristrutturazione completa. Allo stato attuale, come si evince dal fascicolo d'opera, non è presente un impianto di riscaldamento perché la caldaia a gasolio non è funzionante e la struttura non è dotata di un impianto di spegnimento incendi. Si interverrà anche sulla facciata, sugli intonaci ammalorati dall'umidità e sull'illuminazione esterna.

È un'operazione di maquillage, per dirla con Carlo Dicesare: "Svecchiamo un po' il museo", che evidentemente ne ha bisogno anche per risultare più attrattivo. Assieme all'ex assessore Anna Paola Giuliani aveva avviato un'interlocuzione, tuttora in corso, con la Soprintendenza, anche per rivisitare la configurazione delle sale e renderle maggiormente fruibili.

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