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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Vigilanza privata e servizi fiduciari, i sindacati in Prefettura: possibile riapertura della trattativa per il rinnovo del Ccnl

È quanto dichiarano Angela Villani, Angelo Sgobbo ed Elio Dota, segretari generali di Filcamscgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Foggia, dopo la manifestazione di ieri mattina dinanzi al Palazzo di Governo di Foggia ed il successivo incontro con il Prefetto

“Nell'incontro con il Prefetto di Foggia Maurizio Valiante abbiamo ricevuto dei segnali positivi con riferimento all'assunzione d'impegno a sollecitare le associazioni datoriali per giungere nel minor tempo possibili alla ripresa della trattativa per il rinnovo del Ccnl vigilanza privata e servizi fiduciari.”

È quanto dichiarano Angela Villani, Angelo Sgobbo ed Elio Dota, segretari generali di Filcamscgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Foggia, dopo la manifestazione di ieri mattina dinanzi al Palazzo di Governo di Foggia ed il successivo incontro con il Prefetto.

“Il nostro documento consegnato nelle mani del Prefetto Valiante verrà sottoposto all'attenzione del Ministero del Lavoro e dal Ministero dell'Interno in qualità di organi con poteri di verifica e controllo sul territorio Nazionale” sottolineano Villani, Sgobbo e Dota.

“Dopo l’effettuazione dello Sciopero nazionale il 2 maggio 2022, posticipato al 17 luglio 2022 per i siti aeroportuali a seguito dei ripetuti interventi della Commissione di Garanzia nazionale sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali, constatiamo che in questi mesi non si è verificata la ripresa della trattativa", si legge nel testo del documento consegnato in Prefettura.

"Il 28 luglio scorso le Associazioni Datoriali ci hanno indicato nel 5 settembre, la data in cui far riprendere la trattativa. A questa situazione di per sé inaccettabile si aggiunge lo stato di difficoltà delle lavoratrici e dei lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari costretti, dalla irresponsabilità delle controparti datoriali e delle aziende loro associate, a salari non aggiornati da diversi anni e divenuti insostenibili a seguito degli alti tassi di inflazione registrati. In un quadro politico difficile il Ministero del Lavoro, che si era impegnato a sollecitare le controparti datoriali per la definizione del negoziato, ancora non ha dato segni positivi di intervento e l’attuale crisi di Governo peggiora la situazione".

"Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro è scaduto da quasi 7 anni. La lunghissima ed infruttuosa trattativa si è conclusa con esito negativo nell’incontro del 18 marzo 2022, nel quale le associazioni datoriali, anziché presentare una proposta dignitosa sul piano salariale, hanno dichiarato di non aver ricevuto mandato dalle rispettive aziende. La costituzione di una nuova associazione datoriale, comunicata a mezzo stampa a poche ore dalla ripresa del negoziato, rappresenta un elemento di preoccupazione per un settore in cui la rappresentatività datoriale evidenzia da tempo una frammentazione eccessiva e l’incapacità di realizzare una sintesi positiva per le relazioni sindacali".

"Il mancato adeguamento del salario dei lavoratori e delle lavoratrici costituisce un elemento di estrema gravità, oltre che per il tempo trascorso, soprattutto per l’andamento dell’inflazione che in questo periodo sta comportando una grande penalizzazione del potere d’acquisto dei redditi medio-bassi aggravata dagli alti tassi di inflazione registrata. Le Rappresentanze Sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs del settore Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza ribadiscono inoltre la denuncia rispetto al colpevole “silenzio” delle Istituzioni, a partire dal Ministero dell’Interno, delle Prefetture e del Ministero del Lavoro che, non esercitano la funzione di controllo e intervento loro assegnata dalle norme vigenti".

"Tale comportamento è ancor più inaccettabile se riferito a lavoratori e lavoratrici che quotidianamente garantiscono la sicurezza privata e pubblica, come ampiamente dimostrato dal lodevole impegno espresso durante l’intera fase emergenziale sanitaria ancora non del tutto finita, spesso facendosi carico di compiti impropri in nome dell’interesse generale.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Territoriali nel mantenere alta l’attenzione sulla vertenza del rinnovo contrattuale e per dare continuità al percorso di mobilitazione, hanno organizzato il sit-in presso tutte le Prefetture Pugliesi; altre analoghe manifestazioni sono in corso in tutta Italia.

Chiediamo al Prefetto di Foggia di portare le nostre doglianze e richieste all’attenzione del Ministero del Lavoro, affinché si possa giungere alla firma del Contratto Nazionale di settore nel più breve tempo possibile”.

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