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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Barilla, salvi i lavoratori della sanificazione dopo il nuovo appalto: i tagli della 'Lucente' però restano

'Aut aut' nel vertice in Prefettura. Secondo i sindacati, che sono riusciti a strappare qualche ora in più, gli stipendi scenderanno da 1100 a 700 euro

I sindacati riescono a strappare solo qualche ora in più per i 29 lavoratori che fino allo scorso 14 aprile erano impiegati dalla ditta Iscot nelle pulizie tecniche e nella sanificazione degli impianti nello stabilimento Barilla, in zona Asi a Foggia.

La ditta Lucente, subentrata nell’appalto, aveva prospettato una riduzione dell’orario di lavoro, una trasformazione che corrisponde a tagli in busta paga. Le organizzazioni sindacali avevano respinto la proposta. Poche ore prima dell’ingresso della nuova società, i lavoratori avevano presidiato l’ingresso dello stabilimento, e non erano mancati i momenti di tensione.

Oggi i segretari di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Fsam sono stati ricevuti dal prefetto Maurizio Valiante.

Era presente anche la ditta che si è recentemente aggiudicata l’appalto. Nonostante le molteplici sollecitazioni dei sindacati, l’ultima offerta è stata un contratto a 28 ore (la proposta formulata precedentemente era di 26 ore), 21 ore per i lavoratori part-time dalle 30 ore del precedente contratto. Prendere o lasciare.

Gli stipendi, secondo i calcoli dei rappresentanti sindacali, passeranno da 1.100 a 700 euro. Ma non c’è stata alternativa, e per salvare la platea storica, impiegata da circa 25 anni nell’appalto, i sindacati hanno dovuto accettare l’accordo.

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