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Economia

Bioeconomia, all'Asi-Incoronata la stazione operativa targata STAR* AgroEnergy

Un altro passo in avanti per il progetto nato all'interno dell'Università di Foggia. Accompagna l'inaugurazione del Facility Centre un importante workshop alla presenza di docenti provenienti da Francia, Spagna, Grecia e Danimarca

Uno dei progetti di ricerca più ambiziosi dell'Università di Foggia, ovvero STAR* AgroEnergy, presenta ufficialmente la propria stazione operativa (Facility Centre) agli organi d'informazione, agli addetti ai lavori e alla cittadinanza. In occasione della quarta edizione del workshop organizzato dai coordinatori del progetto scientifico, che quest'anno si chiama “Innovation for development: research capacity in bioeconomy” (letteralmente “Innovazione per lo sviluppo: capacità di ricerca in bioeconomia”), verranno svelati tutti i dettagli e i particolari della stazione operativa di STAR* AgroEnergy che si trova nella zona industriale Asi–Incoronata. “E' un momento molto importante per noi tutti – argomenta Massimo Monteleone, coordinatore scientifico e project manager di STAR* AgroEnergy – poiché sintetizza diversi anni di lavoro e l’affermazione progressiva di un gruppo di ricerca a forte carattere interdisciplinare, che oggi vede la partecipazione di ricercatori italiani e stranieri, tutti di elevato profilo”.

“Adesso, l’avvio dello STAR* Facility Centre rappresenta un nuovo punto di partenza poiché, da questo momento in poi, l’esperienza maturata in ambito scientifico e tecnologico viene concretamente proposta alle imprese, a vantaggio dello sviluppo regionale, attraverso attività di servizi e consulenza. Permane il nostro impegno nella ricerca a livello europeo e nazionale, ma a ciò sui affianca un impegno diretto per promuovere l’attività imprenditoriale. Qui elaboriamo idee e progetti naturalmente legati alla bio-economia: per questo, il laboratorio e l’annessa piattaforma tecnologica (STAR* Facility Centre) rappresentano motivo di grande soddisfazione per tutta l'Università di Foggia”.

Alla giornata studi (in programma domani, 18 marzo, a partire dalle 9, presso la Sala Azzurra Camera di Commercio in via Dante a Foggia), proprio per la complessità del progetto e per il suo elaborato sviluppo, prenderanno parte docenti e ricercatori provenienti oltre che dall'Italia anche da Francia, Spagna, Grecia e Danimarca. Una giornata molto intesa che, come detto, culminerà con la visita guidata, la tavola rotonda e quindi l'inaugurazione ufficiale del laboratorio (ore 15 dello stesso giorno, STAR* Facility Centre, c/o B-LAB, zona Asi Incoronata).

“Una partecipazione che assicurerà un notevole spessore scientifico al workshop – aggiunge la prof.ssa Mariarosaria Lombardi, responsabile delle attività di promozione e disseminazione del progetto – anche se il nostro progetto ha sempre avuto un notevole respiro internazionale per sua stessa natura. Al momento, infatti, tra i nostri collaboratori, ci sono ricercatori francesi, iraniani, rumeni e greci che contribuiscono quotidianamente alla riuscita di questa grande intuizione: sviluppare processi che promuovono un modello innovativo d’integrazione agro-industriale a partire da biomasse residuali o di scarto e colture dedicate: non solo energia ma biomateriali per un’ampia gamma di possibilità applicative a carattere industriale (ad esempio nuovi farmaci, integratori alimentari e nutraceutica, prodotti non inquinanti e biodegradabili per l’industria)”.

Le linee guida che hanno ispirato Star* AgroEnergy sono, per l'appunto, la produzione sostenibile di agro–energia e biomateriali, nonché la capacità di agire come una sorta di hub per la promozione del settore. L’idea sarebbe, infatti, realizzare un Centro di ricerca e sviluppo rivolto, in particolare, ai Paesi dell'Europa mediterranea che abbia la sua sede centrale proprio a Foggia.

“Strumento essenziale è la nostra piattaforma tecnologica in zona Asi – conclude il prof. Massimo Monteleone – una sorta di quartier generale cui far afferire i numerosi progetti legati alle nuove proposte della bioeconomy, con Foggia, se posso permettermi, Capitale di questo movimento tecnologico e scientifico e l'Università di Foggia riferimento di una fitta rete di collaborazioni internazionali con altre università ed istituti di ricerca, affinché il tema di un modello produttivo più sostenibile e gli sviluppi tecnologici che da questa idea possono discendere, siano argomento centrale tra gli atenei che fanno della ricerca il proprio codice distintivo”. 

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